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INGV :: La Rete Sismica Mobile e SISMIKO
| Silvia Mattoni | La voce della comunità
#LaRicercaComunica
Sono oltre 350 le stazioni sismiche permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale italiana (RSN), gestita dall’INGV.
Una rete permanente, in grado non solo di registrare i movimenti del terreno e individuare e localizzare i terremoti, ma anche uno strumento per comprendere i processi di genesi dei terremoti e la struttura interna della Terra.
Dal 1990 l’INGV dispone anche di una Rete Sismica Mobile (RSM), oggi composta da circa 100 stazioni temporanee che, durante una crisi sismica, vengono installate in supporto alle strumentazioni fisse, per una migliore localizzazione e identificazione dei terremoti in corso. Cofinanziata dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC), la rete mobile dell’INGV monitora le principali sequenze sismiche che si verificano sul territorio nazionale e può funzionare in due modalità operative: trasmissione dati in tempo reale alle Sale di Sorveglianza sismica e registrazioni in locale.
Per coordinare le attività che coinvolgono il personale di tutte le sedi INGV durante le emergenze e stabilire procedure comuni per l’installazione delle stazioni temporanee, la manutenzione delle reti e l’archiviazione dei dati, è nato nel 2011 Sismiko.
A livello europeo, gli sforzi di coordinamento per la gestione delle emergenze sono stati promossi attraverso il progetto NERA (Network of European Research Infrastructures for Earthquake Risk Assessment and Mitigation), finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro della Comunità Europea per sviluppare la Rete Sismica di emergenza Europea.
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