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Una fibra con prestazioni da leone
Una connessione ultraveloce per ampliare il patrimonio culturale della Basilica e coniugare storia, arte e tecnologia
Una storia antica, meravigliosi mosaici in oro, uno spettacolo unico ad ogni ora del giorno, stiamo parlando della Basilica di San Marco, principale monumento della città di Venezia, il simbolo della chiesa cittadina, ma anche un tempo del potere politico. Recentemente è entrata a far parte della comunità GARR con il collegamento della Procuratoria di San Marco, l’ente cui competono la tutela, la manutenzione e il restauro della Basilica.
Pierpaolo Campostrini
Procuratoria di San Marco Membro del consiglio di Procuratoria
CORILA - Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia Direttore generale
A spiegarci meglio le tappe di questa scelta è l’ing. Pierpaolo Campostrini, componente dell’attuale consiglio della Procuratoria, e principale promotore del collegamento alla rete GARR.
Perché questa esigenza di dotarsi di una connessione in rete a banda ultralarga?
La Procuratoria di San Marco è collegata alla rete GARR per un motivo molto semplice: abbiamo un patrimonio che è molto visitato, uno dei più visitati al mondo, con oltre 5 milioni di persone all’anno, ma coloro che lo vorrebbero visitare, ossia l’effetto culturale della Basilica è molto più alto. Per questo riteniamo opportuno avere un collegamento efficace che ci permetta di condividere alcuni nostri contenuti, sia con la comunità scientifica che collabora con noi nella manutenzione della Basilica sia, in futuro, con un pubblico più ampio. Ad esempio, con l’aiuto del Politecnico di Milano abbiamo completato il rilievo fotogrammetrico 3D dell’intera superficie mosaicata della Basilica, con i suoi 8.400 metri quadri di mosaico, la più ampia del mondo.
LA CONSERVAZIONE E FRUIZIONE SOSTENIBILE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E ARTISTICO HA NECESSITÀ DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI
Questa restituzione richiede di scambiare e gestire quantità ingenti di dati (decine di TB) tra i server di Milano e Venezia ed altri in cloud. La gestione efficace di tale patrimonio e la sua potenziale diffusione ad un pubblico qualificato più ampio è fortemente dipendente dalla capacità di rete. A tal fine, garantirsi una connessione sicura ad una rete a banda larga, inclusi i servizi relativi, risulta condizione necessaria ed esigenza imprescindibile.
In che modo la rete aiuta in questo ambito così apparentemente lontano da quello tecnologico?
La cultura cresce assieme alla tecnologia: il miglioramento della tecnologia di fusione dei metalli segna e nomina le età remote dello sviluppo culturale dopo l’età della pietra. La conservazione e la fruizione sostenibile del patrimonio architettonico ed artistico ha necessità delle migliori tecnologie disponibili, in ogni campo: è la materia interdisciplinare per eccellenza!
È stato recentemente completato il rilievo fotogrammetrico 3D dell’intera superficie mosaicata della Basilica, la più estesa al mondo con oltre 8.000 mq
Quali sono i maggiori utilizzi della rete attualmente?
Abbiamo iniziato da poco, e l’uso attuale segue gli utilizzi tradizionali di un ufficio di documentazione e progettazione. Abbiamo già molto materiale digitalizzato ed abbiamo appena avviato un programma di digitalizzazione di foto antiche. L’uso della rete è fondamentale per la conservazione sicura dei dati che è assai costoso produrre.
Come potrebbe essere utilizzata maggiormente in futuro?
Prevediamo di realizzare nel più breve tempo possibile una cablatura interna della Basilica che permetterà al turista o all’interessato di fare una visita più “smart”, guidato all’interno della struttura per riuscire ad essere colpito non solo dalla bellezza che parla da sé ma anche dal contenuto culturale che richiede un minimo di spiegazione.
ATTRAVERSO LA RETE GARR, L’ACCURATEZZA NELLA DIFFUSIONE DELLA PARTE DOCUMENTALE PUÒ ESSERE DAVVERO POTENZIATA
Con l’estensione della fibra all’interno della Basilica, la larghezza di banda permetterà la diffusione in real-time di eventi non solo religiosi, ma anche culturali (es. concerti) ampliando immensamente la platea di chi potrà usufruirne. Inoltre, consentirà condizioni di maggiore sicurezza per i moltissimi visitatori che accedono fisicamente alla Basilica attraverso un controllo capillare degli ingressi e una migliore gestione dei flussi, attraverso nuove tecnologie come ad esempio telecamere intelligenti. Permetterà una maggiore facilità di comunicazione tra i custodi interni ed anche con le autorità di Pubblica Sicurezza, che accedendo ai loro archivi, riservati e remoti, potranno implementare delle politiche di prevenzione efficaci.
La connessione sta portando inoltre ad una maggiore collaborazione con gli enti che già fanno parte della comunità GARR: con gli atenei veneziani di Ca’ Foscari e IUAV, attraverso gli studi di ricercatori di storia di restauro e di conservazione dei beni culturali, le cui ricerche intersecano spesso la Basilica, e con l’ente che si occupa delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia, CORILA.
È stato subito percepito il valore aggiunto di una connessione veloce e stabile?
Le perplessità sono state direi limitate, tenendo conto che la Basilica ha più di 900 anni!
Questa esperienza può essere estesa ad altri luoghi simbolo della città?
Venezia è una città antica ma che ha la fortuna di essere completamente cablata in fibra, di proprietà del Comune. In altre città italiane, già altri musei comunali e nazionali sono connessi a GARR. Per ora, credo che stiamo usando solo lo 0,1% del potenziale offerto da questa connessione. Forse dovremmo sederci attorno ad un tavolo (reale e non virtuale) e fare dei progetti comuni.
L’antico nome di Procuratoria di San Marco è stato riconosciuto, con Regio Decreto del 9 luglio 1931, alla Fabbriceria della Basilica Cattedrale di San Marco, l’ente cui competono la tutela, la manutenzione e il restauro della Basilica, del campanile e loro pertinenze. Infatti fino alla caduta della Repubblica di Venezia (1797) i procuratori di San Marco costituivano una delle più importanti magistrature dello Stato. I procuratori di San Marco de supra si occupavano dell’amministrazione dei beni di proprietà della chiesa di San Marco e della tutela della chiesa stessa. L’attuale consiglio di Procuratoria è formato da sette procuratori. Dal 2005 la Procuratoria di San Marco fa parte dell’Associazione delle Fabbricerie Italiane, che riunisce i più importanti enti impegnati nella gestione sul territorio delle cattedrali e i relativi monumenti e musei annessi.
Maggiori informazioni:
www.basilicasanmarco.it
garrnews.it/video-17
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