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L'arrivo di GARR-X visto dall'APM
L'arrivo di GARR-X visto dall'APM

L'arrivo di GARR-X visto dall'APM

| Stefano Bagnasco | osservatorio della rete
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A Torino, il PoP GARR è ospitato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare all’interno del Dipartimento di Fisica dell’Università e collega tra loro istituzioni di ricerca grandi e piccole, tra cui l’Università, il Politecnico, l’Osservatorio Astronomico e molte altre.

Stefano Bagnasco è referente GARR all'Università di Torino

I nuovi apparati di GARR-X dovranno coesistere per un po’ con quelli esistenti; questo richiederà qualche lavoro di adeguamento dell’impianto elettrico, ma il loro arrivo, previsto tra la primavera e l’estate, è particolarmente atteso proprio dall’INFN. Il nostro Centro di Calcolo ospita infatti una infrastruttura di calcolo scientifico dedicata principalmente all’esperimento ALICE al CERN ed è inserito come centro Tier-2 nell’infrastruttura nazionale INFNGRID e in quella internazionale WLCG.

Il traffico generato dallo scambio di dati con gli altri centri, sparsi in tutto il mondo, arriva sempre più spesso a saturare il link gigabit con cui siamo collegati al PoP, e stiamo studiando come ingrandire l’infrastruttura per poter ospitare anche altre attività.

Per venire incontro alle sempre maggiori esigenze di banda e permettere al centro di crescere in futuro,  ospitando anche i nuovi progetti ai quali stiamo pensando, sarà necessario adeguare anche il router di frontiera, gli apparati della nostra rete e stendere un nuovo cavo in fibra ottica fino alla sala macchine: il lavoro è già cominciato e procederà di pari passo a quelli per l’upgrade del PoP GARR.

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