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Musica dallo spazio profondo

| Redazione | pillole di rete

GÉANT, la dorsale europea a banda ultralarga che serve oggi più di 50 milioni di utenti dell’università e della ricerca a velocità di oltre 500 Gbps, ha recentemente dato un'ulteriore dimostrazione della sua potenza con la sonificazione dei dati raccolti in ben 36 anni di attività dalle sonde Voyager 1 e 2 della NASA, convertiti in un duetto musicale “spaziale”.

Lanciate nel 1977, Voyager 1 e Voyager 2 sono oggi ufficialmente fuori servizio, ma continuano a registrare e inviare in tempo reale dati alla Terra, attraversando la galassia in direzioni diverse, a miliardi di kmdi distanza l’una dall’altra.

Il progetto di sonificazione è opera di Domenico Vicinanza, Network Services Product Manager di GÉANT. Musicista e PhD in Fisica, Domenico ricopre in DANTE anche il ruolo di Arts & Humanities Manager, e in questa veste esplora nuovi modi di rappresentare dati scientifici grazie alle reti della ricerca. Il duetto “traduce” in musica i dati relativi alla conta dei protoni registrati dai rivelatori di raggi cosmici delle due sonde nel corso di questi 36 anni, sincronizzati ma raccolti a distanza di miliardi di km. I due Voyager sono rappresentati con diversi strumenti e texture musicali. Il risultato, che si può ascoltare online, è un pezzo per piano e archi. Per comporlo, ci sono volute 320.000 misurazioni per ciascuna sonda, selezionate a distanza di un’ora l’una dall’altra e convertite in una melodia composta da altrettante note musicali, usando differenti frequenze di sampling, da pochi kHz a 44.1 kHz. L’elaborazione necessaria è stata realizzata utilizzando le risorse di calcolo della European Grid Infrastructure attraverso la rete superveloce di GÉANT.

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