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il filo - 08/2019
| Federico Ruggieri | Editoriale
Cari lettori,
benvenuti a questo nuovo numero di GARR NEWS.
Abbiamo scelto di dedicare un ampio spazio all’astronomia multimessaggera, per cui l’Italia ha giocato un ruolo di primissima importanza a livello internazionale e di raccontarvi della candidatura della Regione Sardegna per ospitare l’Einstein Telescope, il rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione.
Un’astronomia di frontiera quella multimessaggera, che dal 17 agosto 2017 con la rivelazione delle onde gravitazionali generate dalla fusione di due stelle di neutroni, ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere l’Universo e promette di svelarci altri misteri del cosmo. Basata su una forte collaborazione tra la comunità dei fisici e quella degli astronomi, rende il ruolo della rete sempre più strategico sia come facilitatore di connessioni tra diverse discipline di ricerca che per permettere scambi in tempo reale di flussi continui di dati tra i rivelatori, in modo da individuare le sorgenti di onde gravitazionali e generare gli allarmi per puntare i telescopi verso il cielo. E l’Einstein Telescope sarà uno dei nuovi nodi, tra i più potenti, che permetterà una rivelazione sempre più accurata delle onde gravitazionali. ET vede l’Italia ed in particolare la Sardegna, che vanta un sito con caratteristiche perfette dal punto di vista scientifico, impegnate in prima linea per aggiudicarsi la presenza del telescopio sul territorio e poter così essere di nuovo al centro della ricerca scientifica internazionale.
La connettività alla rete ad alta velocità è una delle chiavi del futuro successo di ET ed è per questo che GARR è stato scelto per collegare ad alta velocità il laboratorio di ricerca Sar-Grav che si trova nella miniera di Sos Enattos a Lula, candidata per ospitare il telescopio. A me non resta che un solo augurio: che davvero possa vincere il sito migliore!
E ancora, in relazione alla rete, vi parleremo del laboratorio ottico realizzato nella nostra sede per studiare e mettere a confronto piattaforme trasmissive e a pacchetto in continuità operativa con l’infrastruttura di rete in produzione, delle sperimentazioni dei sistemi di connettività con paradigma SD-WAN e della gara per l’acquisizione di fibra ottica in IRU a 15 anni di alcune tratte nel Nord-Est, mentre a livello internazionale vi racconteremo del lavoro svolto dal Comitato NIAC (in cui anche GARR è presente) nell’ambito del progetto GN4-3N per la definizione della topologia in fibra della rete GEANT e per la prima fase di acquisizione a lungo termine di fibra ottica.
Infine, mantenendo lo sguardo sull’Europa, vi racconteremo delle iniziative portate avanti da GARR con l’obiettivo di partecipare attivamente alla prossima realizzazione dell’European Open Science Cloud (EOSC). A livello nazionale con il tavolo di lavoro ICDI che GARR ha creato per coinvolgere alcuni dei maggiori centri di ricerca italiani e, a livello sovranazionale, con il progetto EOSC-Pillar, per il coordinamento con le analoghe iniziative in Francia, Austria, Belgio e Germania.
E infine vi parleremo della Cloud GARR, che proprio il famoso rivelatore di onde gravitazionali Virgo ha scelto di usare per la sua attività scientifica, di cybersecurity, di scuole, formazione, e molto altro.
Leggeteci e lo scoprirete. Buona lettura!
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
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