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Industria 4.0: benvenuti nella fabbrica dei dati
| Maddalena Vario, Federica Tanlongo | Caffè scientifico
Come AI, Internet of Things e machine learning stanno cambiando l’industria
Trasformazioni importanti a livello globale come l’intelligenza artificiale, l’automazione, l’Internet of Things e il machine learning stanno cambiando le nostre vite e ne stanno modificando le abitudini. Tutti questi cambiamenti declinati nel mondo dell’industria produttiva hanno preso il nome di 4.0, il processo che porterà a una produzione industriale sempre più automatizzata e interconnessa.
Industry 4.0: welcome to the new data factory
Artificial intelligence, automation, machine learning and the Internet of Things: all these changes in the production industry have taken the name of 4.0, the process that will lead to an increasingly automated and interconnected industrial production. Companies will benefit companies of these transformations in terms of productivity and competitiveness, but there will also be huge social and ethical repercussions. In such a complex framework, adequate research and training can really make a difference.
Proviamo per un attimo ad immaginare di entrare in una fabbrica 4.0: innanzitutto l’Internet of Things, con la possibilità di posizionare sensori su ogni oggetto, ha creato delle macchine intelligenti che comunicano tra loro, con il machine learning queste macchine imparano e possono farlo in maniera autonoma e, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, le enormi moli di dati prodotti in ogni istante possono essere costantemente analizzati e messi in correlazione tra di loro.
Tutto questo si può tradurre in grandi opportunità da sfruttare a livello industriale: raccolta di dati ed elaborazione in tempo reale per fare previsioni e migliorare l’efficienza, simulazioni di processo e ambientali sulle macchine virtuali, assemblaggio automatico di componenti diversi per creare nuovi prodotti, riciclo di scarti di processo, possibilità di fare manutenzione preventiva, riduzione dei costi.
Si tratta di cambiamenti che daranno grandi vantaggi alle imprese in termini di produttività e competitività ma che creeranno anche enormi ricadute a livello sociale ed etico. In questo quadro così complesso la ricerca e la formazione giocheranno un ruolo chiave. Se saranno in grado di essere al passo con i tempi, potranno infatti fornire risposte concrete e soluzioni efficaci per affrontare il futuro con creatività e consapevolezza.
Siamo entrati in alcuni tra i più importanti atenei e centri di ricerca italiani per farci raccontare cosa sta accadendo da chi la fabbrica del futuro la crea giorno dopo giorno.
leggi gli altri articoli
- Nei competence centre si disegna la fabbrica del futuro di Francesco Profumo (Fondazione Bruno Kessler)
- Made in Italy 4.0 di Sauro Longhi (Università Politecnica delle Marche e GARR)
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