Skip to main content
Tecnologia e servizi

Tecnologia e servizi

| Federica Tanlongo | osservatorio della rete
Articolo letto 6665 volte

Intervista a Giancarlo Galluzzi, Università degli Studi di Milano, Responsabile della gestione della Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Quali scelte tecnologiche avete fatto?

A livello fisico, si è scelto di realizzare la MAN su un supporto in dark fiber strutturato con un principio di riutilizzabilità ed espandibilità.

Per ogni sede universitaria sono stati acquisiti uno o più cavi multifibra (tra 4 e 80 monofibre, singola o doppia via nelle sedi più critiche) che la collegassero al più vicino PoP di raccolta dell’operatore (livello di accesso). Varie tratte in fibra collegano tra loro i PoP (livello di interconnessione) in modo che tra ogni sede periferica e le 3 sedi di centro stella siano possibili almeno due percorsi differenziati. Tra le condizioni di gara, infine, c’è la possibilità di apportare in qualsiasi momento modifiche alla topologia tramite variazione delle permute delle tratte in fibra presso i PoP. Questo approccio permette di minimizzare l’impatto economico e progettuale dell’aggiunta e dismissione di sedi e di creare circuiti indipendenti dalla rete di ateneo, rendendo fruibile l’infrastruttura anche per le esigenze di connessione degli enti GARR presenti sul territorio milanese.

Per garantire un utilizzo omogeneo dei link e una convergenza ottimale in caso di guasto, l’infrastruttura logica è realizzata con collegamenti L3 puntopunto e l’instradamento è affidato al protocollo OSPF con gestione delle metriche. Stiamo studiando la possibilità di tramutare la rete geografica in circuiti L2 per permettere il trasporto delle VLAN locali tra due sedi.

Quali servizi offrite sulla rete d’Ateneo?

La nostra divisione fornisce a dipartimenti, centri, e altre strutture dell’ateneo una serie di servizi di progettazione, realizzazione e manutenzione delle reti locali, dell’infrastruttura di rete delle aule informatiche e di quella dedicata ai centralini fonia e ai terminali VOIP, nonché sicurezza, gestione e monitoraggio della rete IP per il trasporto dati e voce. Ci sono poi situazioni, tipicamente legate alle strutture più evolute dal punto di vista dell’utilizzo della rete in cui è necessaria un’assistenza dedicata per la configurazione di reti locali, fisse e wireless, in modalità complessa, ad esempio per la creazione di strutture complesse per ambienti virtualizzati o VLAN multiple distribuite.

Per gli utenti finali, oltre all’accesso fisso e wireless, fruito in modo personalizzato da docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo e visitatori, gestiamo i terminali telefonici, la posta elettronica, l’infrastruttura di autenticazione e autorizzazione.

Quali sono le criticità che avete incontrato nella realizzazione del progetto e come le avete affrontate?

La maggiore difficoltà è stata quella di intendersi con gli operatori. Nel 2004, quando si cominciò a scrivere il capitolato tecnico, le poche richieste di fornitura di dark fiber riguardavano tipologie ad anello o circuiti puntopunto. Far loro digerire il concetto di una rete modificabile nel tempo è stato piuttosto arduo e ancor oggi gli operatori tendono a riferirsi ai circuiti con identificativi “globali”, piuttosto che distinguere le singole tratte che lo compongono, col rischio di creare confusione in caso di guasto o riutilizzo delle tratte per la creazione di nuovi circuiti.

Qual è la cosa più difficile nella gestione quotidiana?

La cosa più difficile e onerosa è tenere traccia di tutte le variazioni di topologia e di tutte le posizioni di permuta delle fibre: per ogni tratta registriamo infatti anche le permute relative ai giunti intermedi, in modo da poter segnalare tempestivamente la posizione esatta di eventuali guasti. Questa efficienza però ha un prezzo: calcolando che la rete è formata da circa 400 tratte con in media una decina di giunti ciascuna, si parla di qualche migliaio di riferimenti posizionali da considerare!

Per maggiori informazioni: www.unimi.it

La collaborazione con GARR
La coincidenza della strategie di GARR e dell’Ateneo milanese riguardo alle reti in fibra ha reso possibile la “raccolta” di Università ed Enti di Ricerca situati presso sedi universitarie o con sedi vicine alle fibre dell’Università. Le modalità di interconnessione vanno da fibre dedicate ritagliate sulla disponibilità esistente nella MAN a tecniche CWDM per la co-utilizzazione di tratte in fibra ottica.
Il personale della Divisione Telecomunicazioni supporta GARR sia nella progettazione ed implementazione che nella manutenzione dei circuiti, in coordinamento con il team di network planning e con il NOC del GARR.

Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere!
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.

Voto attuale:

Articoli nella rubrica


Archivio GARR NEWS