Skip to main content
GARR-X accende il futuro
GARR-X accende il futuro

GARR-X accende il futuro

| Maddalena Vario, Federica Tanlongo | Osservatorio della rete

Articolo letto 7999 volte

Con il completamento della prima fase, nuovi traguardi e nuove sfide per la Next Generation Network della ricerca e dell’istruzione

Finalmente ci siamo. Con il completamento dell’infrastruttura di routing e switching, la progressiva implementazione dell’infrastruttura trasmissiva (DWDM) proprietaria e l’attivazione di una serie di circuiti complementari a 10 Gbps, il roll-out di GARR-X può dirsi completato, con un sostanziale potenziamento della dorsale a disposizione della comunità dell’istruzione e della ricerca.

Lo stesso vale per la rete di accesso, che ha visto la banda aggregata arrivare a una capacità di circa 280 Gbps con significativi incrementi nella connettività delle principali università ed enti di ricerca. Anche l’interconnessione con l’Internet globale ha fatto un balzo in avanti, con la banda aggregata verso i punti di interscambio nazionali con le reti commerciali più che raddoppiata, dai 20 Gbps di pochi mesi fa agli attuali oltre 50 Gbps grazie all’attivazione di nuovi collegamenti multipli a 10 Gbps di interconnessione con i principali NAP italiani (MIX, NAMEX e TOPIX).

Più interconnessi con l’Europa

I ricercatori italiani fanno parte di reti collaborative sempre più estese a livello europeo e globale e per questo gli aumenti di banda non riguardano soltanto la rete nazionale: come parte integrante del progetto GARR-X è stato realizzato un upgrade da 20 a 30 Gbps nell’interconnessione con la rete paneuropea della ricerca GÉANT.

A complemento del collegamento a GÉANT, è stata inoltre portata a termine la cross border fiber che interconnette direttamente GARR-X alla vicina rete della ricerca slovena ARNES. La nuova fibra è stata inaugurata con una performance musicale dal vivo, tra Trieste e Lubiana, resa possibile da LoLa, applicazione che permette a musicisti che si trovano in luoghi diversi di utilizzare le rete ad alta capacità (e bassissimo ritardo) per suonare insieme.

Rete Privata Virtuale LHCONE
LHCONE è la rete privata multiservizio dedicata agli esperimenti di fisica delle alte energie dell’acceleratore di particelle LHC. È una infrastruttura concepita come una federazione di reti private dedicate alla fisica delle alte energie nei vari paesi, che sia capace di offrire connettività IP dedicata, collegamenti puntopunto sia ottici che IP e servizi di rete avanzati come la banda su richiesta.

La rete della ricerca verso il 2020

L’aver implementato, con GARR-X, la prima Next Generation Network italiana è un importante traguardo, ma ancora di più un punto di partenza: da più parti appare ormai evidente che connettività e servizi di rete da soli non basteranno a rispondere alle esigenze della comunità dell’Istruzione e della Ricerca. Le richieste dagli utenti della rete GARR e di quelli delle altre reti della ricerca testimoniano infatti un interesse sempre crescente verso l’accesso immediato, trasparente e pervasivo alle risorse più diverse: strumenti di comunicazione, calcolo, archiviazione, dispositivi remoti, applicazioni e, soprattutto, dati. La rete della ricerca sarà sempre di più una piattaforma abilitante a supporto delle numerose “e-Infrastructure” tematiche che vengono realizzate e utilizzate da varie comunità di utenti: dalla Fisica delle alte energie alla Biomedicina, dall’ICT all’Agroalimentare, dall’Astronomia alle Arti e ai Beni culturali.

GARR-X può quindi essere vista come un solido sistema di fondamenta create per sostenere questa piattaforma più complessa, che sia sempre meno semplice connettività e sempre più infrastruttura integrata, capace di offrire accesso a servizi Cloud e applicazioni fornite da una pluralità di soggetti. Il prossimo passo sarà quello di svilupparne tutte le potenzialità per offrire estensivo supporto alle grandi infrastrutture di dati e di armonizzare l’accesso alle molte risorse offerte dalla comunità GARR, ma non solo. Dal punto di vista dell’accesso, l’obiettivo è quello di massimizzare la capillarità della rete e quindi dell’accesso a banda ultralarga, continuando da un lato a perseguire alleanze con le reti metropolitane e regionali esistenti promuovendone anche di nuove, e dall’altro lavorando nella direzione di una sempre maggiore complementarietà tra reti dati fisse e mobili.

GARR-X potrà infine aprire l’accesso a nuovi attori, dalle scuole fino ai centri di ricerca industriale, che avranno qualcosa da dire nella lunga strada verso Europa2020.

Per maggiori informazioni:
www.garr.it/garr-x

Ultrabanda per la Fisica delle alte energie
Con GARR-X è stato possibile potenziare la rete privata multiservizio dedicata agli esperimenti dell’acceleratore di particelle LHC, che si snoda su tutto il territorio nazionale e interconnette a 10 Gbps l’INFN-CNAF, sede del Tier1 italiano di LHC e tra i maggiori centri di calcolo nazionali, con i 9 centri di elaborazione dati Tier2. La rete italiana è collegata a 20 Gbps con la VPN LHCONE europea disegnata su GÉANT e, attraverso questa, alle altre reti private LHCONE nel mondo. Insieme alle reti della ricerca francese e tedesca, Renater e DFN, GARR ha finanziato il circuito transatlantico dedicato a 10 Gbps tra il PoP LHCONE di Ginevra e il punto di interscambio ottico Starlight di Chicago, potenziando così l’interconnessione delle VPN europee LHCONE con quelle americane, tra cui quella del Fermilab. Grazie a GARR-X e alle sue interconnessioni internazionali è stato inoltre possibile creare un collegamento ottico diretto tra l’INFN-CNAF di Bologna e il Fermilab, per l’esperimento CDF. Il collegamento è stato realizzato accendendo una lambda sull’infrastruttura in fibra ottica di GARR-X tra Bologna e Milano e sulla cross border fiber esistente con la rete della ricerca svizzera SWITCH fino a Ginevra; da qui, un collegamento a 10 Gbps dedicato arriva fino allo Starlight.

DOPO I TEST SUL CAMPO, OPERATIVI I NODI DELLA RETE

Field trial
Terminato con successo il collaudo funzionale degli apparati acquistati per GARR-X attraverso le procedure di gara europee, da maggio a ottobre 2012 è entrata in produzione la nuova infrastruttura di routing e switching. Sono stati messi in esercizio 66 nuovi apparati presso 35 PoP della rete, che hanno permesso di potenziare la dorsale di rete nazionale e la sua interconnessione con i PoP di raccolta e incrementare la capacità dei collegamenti di accesso delle sedi utente della comunità GARR.

Implementazione della infrastruttura trasmissiva
A fine agosto si è conclusa la prima fase di implementazione dell’infrastruttura trasmissiva, con la messa in esercizio di 6 nodi trasmissivi di GARR-X a Roma (RM2), Firenze, Bologna (BO1), Padova, Milano (MI1) e la configurazione di 20 lambda a 10 e 40 Gbps, 17 delle quali già in uso per l’interconnessione di dorsale degli apparati di routing e switching. Da settembre ad oggi, sono stati attivati i nodi trasmissivi dei PoP di Bologna presso il CINECA (BO2) e presso il CNR (BO3), è stato realizzato l’anello DWDM di Milano-Como che comprende un PoP a Como e 3 PoP a Milano (MI2, MI3, e MI4, quest’ultimo ospitato presso la sede Bovisa del Politecnico di Milano si affianca a quello ospitato dall’Università Statale per garantire un doppio punto di accesso a livello urbano e regionale). Infine sono stati attivati i PoP di Genova, Pisa, Roma (RM1), Torino e Trieste. Fino ad oggi sono stati attivati circa 1.400 km di fibra ottica illuminata da apparati GARR e sono state configurate oltre 40 lambda a 40 Gbps e 10 Gbps. Per quanto riguarda gli apparati trasmissivi DWDM per l’illuminazione della fibra ottica di dorsale, le ultime installazioni saranno completate entro dicembre 2012, estendendo l’infrastruttura trasmissiva a tutti i PoP del centro–sud con la messa in esercizio dei nodi DWDM nei PoP di Ancona, Pescara, L’Aquila, Bari, Napoli, Matera, Cosenza, Catania, Palermo e Mazara del Vallo (TP). A fine 2012, GARR-X potrà così vantare circa 6.500 km di fibra ottica di dorsale e 2.000 km per l’accesso, 100 lambda a 40 Gbps, 10 Gbps e 1 Gbps ed una capacità trasmissiva aggregata superiore ad 1 Tbps.

Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere!
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.

Voto attuale: