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Messina e Salento: L'arrivo di GARR-X visto dall'APM
| Fabrizio La Rosa, Antonio Campa | Osservatorio della rete
I PoP dell’Università di Messina e dell'Università del Salento
di Fabrizio La Rosa (Unimessina) e Antonio Campa (UniSalento)
Continua il nostro viaggio in Italia attraverso le esperienze dei referenti locali. In questo numero L'Università di Messina e L'Università del Salento, due vecchie conoscenze della rete GARR
Il PoP dell’Università di Messina
a cura di Fabrizio La Rosa
L’Università degli Studi di Messina è collegata alla rete GARR sin dai suoi esordi ed ha sempre beneficiato di una banda più che sufficiente per i servizi di rete basilari erogati all’utenza di Ateneo. Con la realizzazione del progetto GARR-X è stato possibile accedere ad una tecnologia con prestazioni decisamente elevate e più adeguate alle esigenze degli utenti finali, che possono così realizzare anche progetti di ricerca evoluti che trasferiscono sulla rete grandi quantità di dati e che non sarebbe stato possibile realizzare in passato.
Il data center di Ateneo ospita le apparecchiature del PoP GARR-X di Messina, offrendo quindi la connettività anche alle altre strutture di ricerca sul territorio cittadino, in particolare il CNR-IFC, il CNR-IPCF, l’INFN e l’IRCCS Neurolesi. GARR-X Progress porterà sul PoP ospitato dal nostro Ateneo un considerevole aumento di banda, ma soprattutto la ridondanza del collegamento verso la rete GARR ed il potenziamento della rete metropolitana. Ciò consentirà al PoP di Messina di diventare punto di riferimento per lo sviluppo della rete nell’area dello Stretto. Le innovazioni tecnologiche di GARR-X Progress proietteranno l’Ateneo messinese e più in generale tutta la comunità che si occupa di didattica e ricerca verso nuovi orizzonti di sviluppo che porteranno ad un maggiore investimento nell’informatizzazione ed alla realizzazione di progetti ambiziosi nell’ambito ICT. I progetti che potranno essere realizzati sulla piattaforma tecnologica offerta da GARR-X Progress sono innumerevoli. Ad esempio si svilupperanno notevolmente le soluzioni di cloud computing, sia in ambito di ricerca scientifica che in quello delle applicazioni web oriented.
Il PoP presso l’Università del Salento
a cura di Antonio Campa
La rete GARR-X ha portato indubbi vantaggi per il nostro PoP a partire dalla maggiore affidabilità dovuta alla presenza di apparati ridondati e di un piano di controllo separato da quello di delivery. Anche in termini di velocità abbiamo avuto un upgrade per le connessioni con il resto della rete GARR. Nel giro di due anni siamo passati da un collegamento a 622 Mbps ad un doppio collegamento a 10 Gbps. Con GARR-X Progress cresceremo ancora perché arriverà la fibra spenta che potrà essere illuminata a velocità ancora più elevate. In previsione, inoltre, il collegamento sarà ancora più sicuro perché effettuato verso due diversi PoP: Bari e Napoli.
Come Università del Salento miriamo ad aggiornare la nostra interfaccia di uscita a 10 Gbps, integrando tale interfaccia sul router di bordo. Il vantaggio sarà per tutti i ricercatori, docenti e studenti. Ad esempio, a breve sarà operativo il CAME (Centro d’Ateneo per la Multimedialità e l’E-learning) il quale permetterà di digitalizzare facilmente e velocemente i contenuti audiovisivi prodotti dai docenti per renderli fruibili in tempo reale ed in differita agli studenti. Esso permetterà, inoltre, la gestione da remoto delle aule didattiche. Alla base c’è l’adeguamento delle infrastrutture di trasporto dati per garantire maggiori prestazioni, affidabilità e velocità: ulteriore fibra spenta verrà stesa per assicurare percorsi ridondanti in ambito metropolitano e di campus mentre nuovi apparati assicureranno un trasporto interno a 10 Gbps. Tra gli interventi ci sarà anche l’aggiornamento ed il consolidamento del CED (Centro Elaborazione Dati) di Ateneo che oltre ad ospitare i contenuti multimediali e le applicazioni del CAME, si avvantaggerà di funzionalità per garantire la continuità operativa ed il disaster recovery del data center in accordo a quanto richiesto dalla normativa italiana. Infine, il CAME prevede di adeguare le infrastrutture di telefonia dell’Ateneo con l’adozione della tecnologia “full Voice over IP” per trasportare tutte le conversazioni vocali attraverso le reti convergenti per trasmissione dati, impiegando router e server di rete in luogo di centrali telefoniche e centralini.
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