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Ma come è smart la città
Ma come è smart la città

Ma come è smart la città

| Marta Mieli, Carlo Volpe | Caffè scientifico

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Servizi che si adattano al cittadino, pianificazione territoriale e rispetto ambientale. È così che l’ICT rende intelligenti le nostre città.

Al giorno d’oggi, per la prima volta nel corso della storia, oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle città. Questo dato fa riflettere su come i centri urbani siano diventati il luogo privilegiato per la crescita e lo sviluppo ma, al tempo stesso, il teatro delle principali problematiche attuali: dai rischi ambientali, all’inquinamento, alla gestione della mobilità, alla concentrazione dei bisogni energetici in aree più ristrette. Di fronte a questo scenario, la comunità della ricerca è in prima linea per offrire risposte concrete, favorendo soluzioni che possano migliorare la qualità del vivere quotidiano, a partire dall'interpretazione dei bisogni dei cittadini.

In questo ambito, le tecnologie informatiche sono uno strumento indispensabile sia per la raccolta e gestione della grande quantità di dati che le città producono, che per lo sviluppo di applicazioni intelligenti e adattive.
Le soluzioni innovative che negli ultimi anni si stanno sperimentando, richiedono una radicale trasformazione sia nella pianificazione urbana che nei comportamenti delle persone, ma possono realmente contribuire alla sostenibilità dell’ambiente in cui viviamo.

Parliamo di illuminazione che si adatta ai flussi di traffico, di edifici intelligenti in grado di risparmiare energia. Ma anche di inclusione sociale, di turismo e fruizione del patrimonio culturale e, sul piano della sicurezza e della prevenzione, monitoraggio del territorio per ridurre il rischio idrogeologico. Le smart city dunque sono tutto questo, e molto altro che ancora non sappiamo immaginare, perché quanto più si creano piattaforme tecnologiche in grado di raccogliere e analizzare i dati in continuo movimento, tanto più si allargano gli scenari possibili. E con la sempre più ampia diffusione di dispositivi mobili e di connettività pervasiva, sono i cittadini stessi a diventare protagonisti, producendo dati e sperimentando le innovazioni.

Per scoprire a che punto è arrivata la ricerca e capire meglio l’impatto che le smart city possono avere sulle nostre realtà urbane e sulle nostre vite, abbiamo intervistato due personalità di rilievo nella ricerca scientifica in questo settore. Si tratta di esponenti di due dei più importanti enti di ricerca in Italia: Marco Conti, del CNR, che è direttore del Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e trasporti e Mauro Annunziato, coordinatore delle attività di ricerca ENEA sui temi smart city e, a livello europeo, coordinatore di una delle quattro aree di lavoro del Joint Programme Smart Cities.

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