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il filo - 12/2015
| Federico Ruggieri | Editoriale
Cari lettori,
benvenuti al numero di fine anno di GARR NEWS.
Se penso a questo numero, mi viene in mente un concetto chiave che è quello della condivisione.
Ormai, anche grazie alla rete, siamo tutti collegati, le frontiere sono sempre più labili, le sfide più globali e complesse ed è per questo che non si può più pensare di vivere in isole, più o meno felici, ma è indispensabile guardarsi intorno, scambiare conoscenza e questo la ricerca lo sa bene.
Ma andiamo per ordine e iniziamo dai progetti che trattano di ambiente e territorio, a cui abbiamo dedicato un ampio spazio in queste pagine. In particolare vi racconteremo di progetti che studiano la terra e il mare e si preoccupano di divulgare la scienza ai cittadini per aiutarli a capire i fenomeni naturali, migliorare la capacità di valutare pericolosità e rischio e creare una società più resiliente ovvero in grado di reagire positivamente ad una situazione avversa. Mi riferisco a terremoti, tsunami, fenomeni che stanno diventando sempre più frequenti negli ultimi anni e per i quali, a volte, mancano strumenti e giusta preparazione per fronteggiarli. Non solo, mi riferisco anche a progetti di ricerca che dall’ambiente marino traggono importanti risorse per migliorare la salute del cittadino, come ad esempio molecole bioattive da cui si ricavano importanti sostanze antitumorali. Questi progetti hanno in comune la possibilità di utilizzare degli ambienti virtuali per condividere dati che sono trasversali alle diverse comunità di ricerca, dati grezzi e dati elaborati, da cui partire per creare altra conoscenza. Questi ambienti virtuali sono le infrastrutture di ricerca che poggiano su altrettante infrastrutture interoperabili e sicure quali la rete europea GÉANT e le reti della ricerca nazionali. L’idea forte che c’è dietro è che mettere in comune più laboratori, osservatori, centri di ricerca, ne crea uno unico il cui valore va ben oltre la somma dei singoli. Ecco quindi che la condivisione diventa un concetto cardine da cui partire per creare valore. E proprio di condivisione e di approcci integrati vi continueremo a parlare negli articoli che raccontano della piattaforma web i-Train dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, dell’esperienza della scuola ISIS Europa di Pomigliano d’Arco e in ne di sicurezza informatica.
A tal proposito, vi comunico che abbiamo inaugurato una nuova rubrica dedicata alla sicurezza informatica, argomento molto complesso, di cui ultimamente non ci si può non occupare. Tanti servizi si erogano quasi solo in rete, la riservatezza dei dati in rete è una tematica ormai scottante, le parole cybercrime e cyberwar sono entrate sempre più nel nostro quotidiano e vedremo, a partire da questo numero, come il GARR e i suoi utenti possano fronteggiare le possibili minacce alle infrastrutture di rete.
E veniamo ora a due importanti s de, una passata e una futura. Cominciamo con quella passata, che lo scorso 13 ottobre ha visto, in occasione dell’inaugurazione del collegamento in bra ottica alla rete GARR delle sedi della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione. Ha dato infatti l’avvio ad una performance distribuita, che ha utilizzato la rete della ricerca per far interagire in tempo reale e ad altissima definizione attori dislocati in luoghi geograficamente lontani. Questo connubio di performance teatrale, archeologia e bra ottica è stato un entusiasmante salto nel futuro e mi auguro che possa essere l’inizio di nuove e proficue collaborazioni. E chiudiamo, visto che siamo a ne anno, parlando di futuro. GARR-X Progress, con i suoi ambiziosi traguardi raggiunti per il Sud Italia, si sta ormai concludendo e sta per lasciare il posto al nuovo progetto in cantiere GARR-T, dove T sta ad indicare la prossima capacità in Terabit, che ci porterà verso una maggiore capillarità in bra ottica in tutto il Paese e dunque verso una prospettiva di garanzia di grande crescita di capacità trasmissiva di dati nei prossimi anni a venire.
Felice 2016 a tutti!
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
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