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L’indirizzo (IP) ce l’ho...
| Marco Gallo | Servizi alla comunità
Rintracciarsi ai tempi di Internet: i servizi GARR per ottenere gratuitamente nomi a dominio e indirizzi IP
Internet ha rivoluzionato il modo di comunicare: un numero sempre maggiore di contenuti e risorse sono accessibili da qualsiasi luogo anche se risiedono fisicamente in posti che non conosciamo. Per raggiungere una quantità così elevata di dati diventa fondamentale avere indirizzi precisi e facili da ricordare. Ma qual è il nostro navigatore? Siamo ormai abituati agli indirizzi dei siti web, quelli che magari iniziano con www e finiscono con .it o .com, ma pochi sanno che il vero indirizzo è un altro.
Ad ogni macchina raggiungibile attraverso Internet, viene sempre associato un indirizzo IP, composto da una sequenza di numeri molto complessa, che la identifica in modo univoco su tutta la rete. Sono migliaia gli indirizzi associati ai dispositivi collegati in rete dai quali vengono erogati i servizi, primi fra tutti i server web. Per questa ragione è stato ideato il DNS (Domain Name System), che consente l’associazione di un nome, più semplice da ricordare, all’indirizzo IP assegnato ad ogni nodo della rete. Questa funzione è svolta da macchine chiamate nameserver.
Marco Gallo
GARR
Coordinatore Internet
Registration Services
Come ottenere indirizzi IP e nomi a dominio
Per disporre di un indirizzo IP pubblico, raggiungibile da ogni parte della rete mondiale, e di un nome ad esso associato, occorre rivolgersi ad un Provider. Per la comunità dell’istruzione e della ricerca italiana, GARR svolge questo servizio gratuitamente attraverso il GARR-LIR e il GARR-NIC. Il primo è dedicato alla gestione e all’assegnazione di spazio di indirizzamento pubblico sia IPv4 che IPv6; il secondo si occupa della registrazione di nomi a dominio, fornisce il supporto tecnico per la configurazione del DNS ed assiste gli utenti in caso di eventuali malfunzionamenti. Un altro servizio che GARR offre agli utenti che ne fanno richiesta è mettere a disposizione un nameserver secondario per la risoluzione di nomi in indirizzi e viceversa. Tutti i nomi a dominio di primo livello attualmente in uso, i cosiddetti Top Level Domain (TLD), sono stati assegnati dalla Internet Assigned Numbers Authority (IANA). Esistono due tipi di TLD: i general TLD (gTLD) e i country code TLD (ccTLD).
Un indirizzo IP, è costituito, nella vecchia versione dell’Internet Protocol (v4), da una sequenza di quattro cifre decimali separate da un punto. Nella nuova versione (v6), un indirizzo è costituito da una sequenza di otto gruppi esadecimali, ciascuno separato dal simbolo due punti. Con la nuova versione è possibile avere un numero molto più elevato di indirizzi pari a 2128, che risolve il problema dell’esaurimento degli indirizzi IP e apre nuovi scenari considerando il numero crescente di dispositivi utilizzati.
I domini generali sono ad esempio i .com, .net, .org., mentre i ccTLD sono quelli legati ad un territorio: ad esempio il .it per l’Italia, .uk per la Gran Bretagna, il .eu per l’Europa. Ogni TLD è amministrato da una Authority, nominata in passato da IANA e oggi da ICANN, che definisce le regole di registrazione. GARR eroga il servizio di Network Information Center (NIC) per la registrazione di nomi a dominio sotto i ccTLD .it e .eu facendo riferimento alle sue Authority di competenza: rispettivamente il Registro ed EURid, ovvero le “anagrafi” dei domini in Italia e in Europa, dove è possibile richiedere, modificare o cancellare un nome a dominio.
L’assegnazione di indirizzi IP
Ai tempi in cui Internet non era ancora molto conosciuto, le funzioni oggi svolte dalle cosiddette Authority, erano assunte da una sola persona, Jon Postel, uno dei padri della rete Internet. Con l’espansione della rete globale, è sorta l’esigenza di istituire delle organizzazioni che controllassero e definissero le regole sulla distribuzione delle risorse IP e sui nomi a dominio. ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è l’ente internazionale no-profit, che si occupa di numerosi incarichi di gestione riguardanti Internet. L’ASO (Address Supporting Organization) è un’organizzazione di supporto dell’ICANN che cura le politiche relative all’assegnazione degli indirizzi IP. ICANN, delega la gestione di blocchi di indirizzi IP ad enti locali denominati Regional Internet Registries (RIR). Ogni RIR si occupa di gestire ed amministrare lo spazio di indirizzamento per una determinata area geografica e RIPE è quella europea e quindi governa l’assegnazione dello spazio di indirizzamento pubblico anche per l’Italia. A loro volta i RIR, ognuno secondo le proprie politiche, demandano l’assegnazione di blocchi IP più piccoli ai Local Internet Registries (LIR).
Una politica di assegnazione comune ad ogni RIR è quella di impedire gli sprechi di spazio di indirizzamento, in particolare per ciò che riguarda le risorse IPv4 ormai non più disponibili. Solitamente, ai provider che svolgono anche il ruolo di LIR, vengono assegnati interi blocchi di indirizzi IP per gestire le connessioni dei loro clienti, mentre all’utenza finale (piccole e medie imprese) vengono assegnati blocchi di IP molto più limitati. Solo in casi eccezionali vengono assegnati spazi di indirizzamento maggiori. Va comunque tenuto presente che gli indirizzi IP, di fatto, non appartengono a nessuno ma vengono semplicemente concessi in uso dalle Authority agli utenti finali. Uno dei principali compiti amministrativi del LIR è di registrare e manutenere nel database della RIR a cui fa capo, le informazioni associate agli spazi di indirizzamento assegnati agli utenti finali. Per questo, viene eseguito dal LIR un aggiornamento periodico dei dati: un compito cruciale ai fini delle notifiche sugli incidenti di sicurezza.
Ogni volta, infatti, che viene rilevato un evento illecito su un IP associato ad una macchina, mediante le informazioni pubblicate da ogni LIR nei database delle varie RIR, è possibile notificare l’incidente agli amministratori del nodo compromesso ed isolarlo. Per ciò che riguarda RIPE, i dati registrati dalle LIR possono essere consultati e controllati mediante l’applicazione whois, disponibile anche via web.
Domini in tempo reale
EURid è un’organizzazione privata no-profit, costituita nel 2003. Il dominio .eu fu inserito nella root zone dell’Internet Domain Name System nel marzo 2005 e, dopo un periodo di Sunrise, ovvero di precedenza per enti pubblici e marchi registrati, le registrazioni furono definitivamente aperte nell’aprile 2006. Attualmente sono registrati oltre 3 milioni di indirizzi nel dominio .eu.
A febbraio 2011 è stata introdotta un’importante novità per la registrazione dei domini: GARR-NIC è stato abilitato a gestire le procedure di registrazione e mantenimento dei domini .it in modalità sincrona. Ciò consente di portare a termine, in tempo reale, sia le procedure di aggiornamento dei domini già attivi sia la registrazione dei nuovi nomi a dominio, senza che l’ente che vuole registrare un nome debba inviare alcuna documentazione cartacea alle Authority. Il principio sul quale si basa l’assegnazione dei nomi a dominio è quello del first come, first served, ovvero chiunque, rivolgendosi ad un Registrar, richieda l’assegnazione di un nome a dominio non ancora registrato, ne ottiene la registrazione ed il diritto di utilizzo.
Le Authority dei vari TLD, così come i Registrar, non sono tenuti ad effettuare alcun controllo per prevenire o evitare registrazioni di nomi a dominio che coincidano, ad esempio, con marchi commerciali o nomi istituzionali di Enti Pubblici. Questo principio, se da un lato agevola e snellisce le procedure, dall’altro tende ad alimentare il cybersquatting, ovvero il fenomeno di accaparramento di nomi a dominio corrispondenti a marchi altrui o a nomi di Enti pubblici o di personaggi famosi, al fine di realizzare un lucro sul trasferimento del dominio a chi ne abbia interesse.
Si tratta di un fenomeno che, in diverse occasioni, ha coinvolto anche gli enti della comunità GARR, in particolare le Università. A tale scopo il GARR-NIC, in collaborazione con gli uffici legali delle Authority dei ccTLD .it e .eu, si adopera a fornire ai propri utenti, tutte le informazioni per procedere con la contestazione di domini oggetto di controversia. I domini .it attualmente registrati sono quasi 2,5 milioni con un trend in continua crescita negli anni ed è recente l’introduzione di una novità riguardante l’uso dei caratteri accentati che adesso è possibile inserire nei nomi: d’ora in poi quindi potremo trovare in un indirizzo web anche parole come università, sanità, città.
Quest’anno il Registro compie 25 anni. Una storia iniziata nel dicembre del 1987 con la registrazione del primo dominio della rete italiana (cnr.it). Il servizio di registrazione e mantenimento dei domini .it è oggi erogato dall’Istituto di Informatica e Telematica (CNR-IIT).
Con lo sviluppo tecnologico di Internet, diventa sempre più importante, nel gestire la crescente complessità del settore, il ruolo delle Authority che amministrano le risorse IP pubbliche ed i vari TLD. In questo scenario, GARR fornisce un servizio importante in favore degli utenti della sua comunità per tutti gli aspetti tecnici ed amministrativi inerenti il naming e gli indirizzi, ma non solo, è in prima linea e segue da vicino tutti gli aspetti legati all’innovazione dei protocolli come ha fatto per IPv6 che è stato introdotto sulla rete GARR già a partire dal 2005 al termine dei primi progetti pilota.
Per maggiori informazioni:
www.lir.garr.it
www.nic.garr.it
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