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Un anno di cambiamenti

Un anno di cambiamenti

| Federica Tanlongo | Servizi alla comunità

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Vertici rinnovati e la firma di un nuovo statuto che guarda al futuro hanno caratterizzato il 2022 del GARR

Il 2022, anno in cui ricorre il ventennale del GARR come entità legale indipendente, è stato un anno di cambiamenti importanti. In luglio è avvenuto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e l’elezione del nuovo presidente per il triennio 2022-2025 nella persona del prof. Maurizio Tira, che succede a Sauro Longhi, in carica dal 2014. Ingegnere civile, il professor Tira è Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica presso l'Università di Brescia, di cui è diventato rettore nel 2016.

Poco dopo, il CdA GARR ha nominato la nuova direttrice Claudia Battista, alla guida dell’Associazione Consortium GARR a partire dal 1 novembre 2022. L’avvicendamento è stato annunciato durante l’annuale edizione del Workshop GARR “Net Makers”, tornato in presenza dopo 2 anni e tenutosi a Roma dal 26 al 28 ottobre.

Già vicedirettrice e coordinatrice del Dipartimento Network, Claudia Battista succede a Federico Ruggieri, entrato in carica nel 2015 ed arrivato a fine mandato. Con la sua nomina si rinnovano anche i ruoli di vice direttore e di coordinamento di due dei tre Dipartimenti GARR: il nuovo vicedirettore è Massimo Carboni, Chief Technical Officer e già coordinatore del Dipartimento Infrastruttura, mentre la nuova coordinatrice del Dipartimento Network è Sabrina Tomassini, ingegnere delle telecomunicazioni e in precedenza a capo del team che si occupa della pianificazione della rete. Claudia Battista, oltre al ruolo di direttrice, assume anche il coordinamento ad interim del terzo dipartimento GARR: Calcolo e Storage Distribuito (CSD).

Ma oltre a un nuovo presidente e una nuova direttrice, il 2022 ha anche portato un cambiamento di statuto con alcune importanti novità che proiettano GARR verso il futuro. Tra le principali novità c’è l’eliminazione dei limiti di durata del Consortium GARR, precedentemente fissati al 2040. Si tratta di un passo importante nella direzione della sostenibilità di lungo periodo di un’infrastruttura digitale già riconosciuta come unica e abilitante per tutto l’ecosistema della ricerca, in modo particolare in un momento di svolta, come quello attuale, con l’avvio delle iniziative finanziate nell’ambito del PNRR che vedono GARR e la sua comunità tra i protagonisti.

Guardando al futuro, inoltre, il nuovo Statuto apre agli istituti di ricerca biomedica afferenti al Ministero della Salute la possibilità di aderire al GARR in qualità di soci. Attualmente sono 58 le sedi di Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) connessi ad alta velocità alla rete nazionale, grazie ad un accordo tra GARR ed il Ministero della Salute, attivo fin dal 2005.

La firma del nuovo statuto arriva in concomitanza con la celebrazione dei venti anni di attività del Consortium GARR, l’associazione che gestisce la rete italiana dell’istruzione e della ricerca. L’atto costitutivo dell’associazione fu infatti siglato il 13 novembre 2002 dagli enti fondatori CNR, ENEA, INFN e Fondazione CRUI in rappresentanza di tutte le università italiane con Angelo Scribano quale primo Presidente. Nel corso degli anni la compagine associativa si è allargata includendo anche altri importanti enti di ricerca nazionali come INAF e INGV.

foto di Claudia Battista

"La rete GARR è un obiettivo a cui ho contribuito per tutta la mia vita lavorativa e prenderne la guida oggi, in un momento in cui stiamo migrando alla nuova rete al Terabit GARR-T, rappresenta per me un coronamento dal punto di vista professionale ma anche una grande sfida. Raccolgo l’eredità di Federico Ruggieri e di Enzo Valente, fondatore del GARR, con l’ambizione di poter continuare la crescita di un’infrastruttura e di una organizzazione che, dalla sua nascita, ha sempre supportato chi fa ricerca, formazione e cultura nel nostro paese nella fondamentale attività di comunicare e collaborare."

foto di Maurizio Tira

"Per me è un grande onore iniziare il mandato proprio in quest’anno così speciale in cui GARR celebra i vent’anni dell’associazione. Da rettore di università, poter dare il mio contributo alla rete nazionale della ricerca è una grande responsabilità e il mio impegno costante sarà quello di portare tutta la mia esperienza a servizio di questa rete, perché possa continuare a crescere e a mantenere l’eccellenza che l’ha caratterizzata sino ad oggi e che ci è riconosciuta anche a livello internazionale."

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