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eduroam: una rete sempre in movimento
| Marta Mieli | Servizi alla comunità
Grazie alla collaborazione con gli enti locali, eduroam è ora presente a Venezia sull’intero territorio cittadino
Da oltre 20 anni, eduroam (education roaming) è il servizio di roming Wi-Fi che dà agli utenti accesso a Internet sia all’interno della loro organizzazione di provenienza, sia quando sono presso altre organizzazoni aderenti. Studenti, professori e ricercatori in visita in un’istituzione o ente che aderisce ad eduroam possono accedere alla rete da qualsiasi dispositivo mobile e autenticarsi con le credenziali utilizzate abitualmente, senza il bisogno di ulteriori registrazioni o formalità, anzi proprio senza dover fare nulla. Solo in Italia ci sono più di 200 istituti aderenti che forniscono annualmente oltre 150 milioni di accessi alla rete.
Dallo scorso novembre, l’Università Ca’ Foscari Venezia offre un servizio in più a tutta la comunità mondiale eduroam per la connessione internet: grazie alla collaborazione con il Comune di Venezia, eduroam è ora disponibile non solo nelle sedi universitarie ma anche sull’intero territorio cittadino (Venezia, isole, Mestre), unendosi ad altre città come Trieste, Udine, Brescia ecc.
Con l’accordo Venezia Città Campus l’obiettivo è realizzare un centro di sapere e di eccellenza in grado di offrire servizi avanzati e attrarre giovani talenti
Abbiamo chiesto qualche dettaglio in più a Stefano Claut dell'Ufficio Sistemi e Infrastrutture dell'Università Ca' Foscari che ha partecipato attivamente a questo progetto.
Dott. Claut, il servizio eduroam è stato esteso a tutto il territorio cittadino. Come avete raggiunto questo importante risultato e quale è stato il contributo dell'Università?
A giugno 2023 l’Ateneo ha sottoscritto con la città di Venezia il protocollo di intesa “Venezia Città Campus” con l’obiettivo di realizzare nella città lagunare un centro di sapere e di eccellenza capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti con conoscenze avanzate, attraverso la qualità dell’offerta formativa e della ricerca, ma anche dei servizi correlati nel contesto di una comunità inclusiva, moderna e sostenibile. L’obiettivo è quello di fare di Venezia una città in cui la conoscenza diventa motore di progresso con e per il territorio. Ma anche l’occasione per mostrare Venezia al mondo da un’altra prospettiva: non più solo come luogo “mitico” da visitare, ma come possibilità tangibile di residenza e lavoro.
Si tratta di un progetto-pilota che mira ad instaurare nuove relazioni tra gli atenei, le imprese e i territori, contribuendo a rafforzare il diritto allo studio, la didattica innovativa e percorsi che sappiano guardare al futuro, che sappiano anticipare le necessità del mondo delle imprese e della società in cui i ragazzi e le ragazze dovranno cercare lavoro una volta terminati gli studi.
Fondamentale sarà potenziare l’offerta formativa allineandola alla media virtuosa europea, in modo da attrarre talenti da tutto il mondo. L’intesa punta infatti alla realizzazione di una Città campus di respiro internazionale, diffusa tra città storica e Terraferma, (a Venezia, nelle aree di compenetrazione tra porto e città, a Mestre, nella zona di via Torino, e a Porto Marghera, attorno alle aree del Parco Scientifico Vega) anche attraverso l’attrazione di studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo da tutto il mondo. Oltre all’incremento della popolazione studentesca residente, il protocollo mira anche a sviluppare un'offerta occupazionale di qualità per il futuro dei giovani sia del territorio veneziano sia provenienti dall'estero.
Nell’ambito di questo accordo e sulla scorta degli stretti rapporti tra l’Area Sistemi Informatici e Telecomunicazioni dell’Ateneo e l’omologa struttura della città di Venezia (VENIS Spa) con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti a ricercatori, l’Ateneo ha favorito la sottoscrizione di un accordo tra il Comune e il GARR per diffondere il servizio eduroam attraverso i punti di accesso del Comune dislocati su tutto il territorio. L’estensione è stata naturale visto che già da alcuni anni l’Ateneo distribuisce sulla sua rete Wi-Fi anche l’SSID del Comune permettendo a tutti i cittadini che hanno un account VeniceConnected di collegarsi alla rete da tutte le sedi universitarie dell'Università.
Nel 2023, record di accessi Wi-Fi in roaming tramite la federazione italiana di eduroam dopo gli anni della pandemia Covid-19 che hanno visto una inevitabile riduzione della mobilità di studenti e ricercatori
Avete riscontrato delle difficoltà nell’attuazione del piano?
Dal punto di vista tecnico l’implementazione è stata molto semplice anche perchè la rete dell’Ateneo ospita 2 PoP GARR e si appoggia per la connettività tra le molte sedi presenti sia nel centro storico che nell’area di Mestre (terraferma) all’infrastruttura fisica realizzata dall’amministrazione comunale di Venezia.
Nel 2007 il Comune ha deciso di realizzare una propria infrastruttura di rete basata su fibra ottica e wireless, per fornire servizi innovativi ai cittadini residenti, a chi lavora, studia o visita Venezia. Alla VENIS Spa è stata affidata la realizzazione delle opere relative al progetto “Venezia città tecnologica: infrastrutture e servizi per la città”, basato su soluzioni a larga banda e wireless. Sono state posate e attivate, in centro storico e in terraferma, 126 km di cavi di dorsale a 144 fibre ottiche e 58 km di cavi di rilegamento a 12/24 fibre. Inoltre, è stato realizzato il collegamento delle isole della laguna veneziana mediante una rete di ponti radio che raggiunge in doppia via quelle principali ed in singola via le isole più lontane.
L’Ateneo sfrutta delle fibre concesse in uso esclusivo da VENIS per i collegamenti tra le sue sedi. La diffusione dell’SSID di eduroam e la connessione con la rete della ricerca stante i contatti tecnici e l’infrastruttura in essere non ha dunque dovuto affrontare alcun problema tecnologico. La collaborazione con i vari enti coinvolti (Comune di Venezia, VENIS e GARR), agevolata dall’Ateneo, è stata semplice e fluida, e il progetto non ha neanche avuto particolari difficoltà dal punto di vista amministrativo.
Nel 2023, ci sono state 7,5 miliardi di autenticazioni con eduroam in tutto il mondo e 192 milioni attraverso la federazione italiana
Questa esperienza può aiutare altri enti scientifici e culturali veneziani ad entrare nella rete GARR o ad aderire a eduroam?
Certamente, questa esperienza può essere un esempio per altri enti che desiderano offrire ai propri utenti un servizio Wi-Fi sicuro, affidabile e presente in oltre 100 nazioni. Inoltre, l’aggiunta dei nuovi servizi ha anche potenziato il rapporto con VENIS che si è dimostrato un partner tecnologico affidabile nella realizzazione anche di questo progetto. Attraverso VENIS sarebbe certamente possibile estendere la rete GARR, come dopotutto fa l’Università Ca’ Foscari Venezia ogni qual volta un nuovo progetto prevede l’attivazione di nuovi spazi.
Un’importante capillarità che offre numerosi vantaggi alla componente studentesca e docente. Quali sono le principali opportunità per loro?
Questa nuova funzionalità offerta dal nostro Ateneo insieme al Comune promuove e rafforza la mobilità di studenti e docenti sia a livello locale sia a livello internazionale: alla Federazione Eduroam aderiscono infatti centinaia di istituzioni universitarie italiane ed estere, sparse in tutto il mondo. Per Ca’ Foscari è inoltre un’opportunità per rafforzare la propria attrattività a livello internazionale, fornendo un servizio gratuito, sicuro e ampiamente accessibile; attraverso un qualunque dispositivo, ogni utente verrà collegato in modo del tutto automatico utilizzando le proprie credenziali.
L’estensione della rete eduroam sugli access point della rete cittadina rappresenta anche un forte segnale della volontà di rendere la ricerca e la didattica essenziali per lo sviluppo di Venezia e della comune volontà di individuare soluzioni concrete per i servizi necessari alla comunità studentesca e accademica e per valorizzare e internazionalizzare la didattica e la ricerca delle istituzioni veneziane di alta formazione, oltre che della volontà di lavorare concretamente insieme e dare opportunità di studio e carriera alle nuove generazioni che amano Venezia e che vedono questa città come un luogo ideale per realizzare i propri sogni lavorativi e personali.
Come possiamo esportare questo modello in altre zone di Italia?
Credo basti chiedere! L’esperienza della nostra università dimostra che è possibile estendere il servizio eduroam a tutto il territorio comunale. Con la collaborazione delle autorità locali e degli enti scientifici e culturali locali, è possibile incoraggiare altre zone di Italia a seguire il nostro esempio.
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