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Stiamo lavorando per VoIP
| Carlo Volpe | Servizi alla comunità
GARR punta sulla telefonia su IP e favorisce la sua diffusione nella comunità dell’università e della ricerca
Sino a qualche anno fa, si pensava ad Internet solo in relazione allo scambio dati, ma in breve tempo lo scenario è cambiato e la rete è diventata un veicolo importante per la trasmissione di una grande varietà di contenuti multimediali. Tra le applicazioni più interessanti che la rete offre c’è indubbiamente la telefonia, ovvero il cosiddetto VoIP (Voice over IP), che consente di effettuare una conversazione vocale sfruttando una connessione ad Internet anziché utilizzare la normale linea di trasmissione telefonica.
Di VoIP si parla da tempo, ma la sua diffusione non è ancora così ampia nonostante i notevoli vantaggi che il suo utilizzo comporterebbe, sia in termini economici che di gestione delle risorse.
A differenza della telefonia tradizionale, che utilizza canali dedicati, il VoIP permette una ottimizzazione delle risorse di comunicazione disponibili condividendole con altri sistemi di comunicazione dati e impegnandole solo per l’intervallo temporale in cui esistono dati da trasmettere, sopprimendo, ad esempio, la trasmissione dei silenzi.
I sistemi VoIP sono maggiormente efficaci dal punto di vista economico perché consentono di ridurre i costi delle chiamate, in particolare quelle internazionali.
Tra gli altri vantaggi del VoIP può essere annoverata, inoltre, la diffusione su larga scala di applicazioni come la videoconferenza e la videotelefonia.
Elenco delle 25 sedi che hanno aderito al progetto NRENum.net:
- CASPUR - Roma
- CILEA - Sede di Milano
- CILEA - Sede di Roma
- CNR - Area della Ricerca di Firenze-Sesto Fiorentino
- CNR - Area della ricerca di Padova
- CNR - Area della ricerca di Palermo
- CNR - Area della ricerca di Pisa
- CNR - Area della ricerca di Torino
- CNR - Istituto di Chimica Biomolecolare di Catania
- CNR - Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri di Catania
- CNR - Istituto di Ricerca sull’Impresa e lo Sviluppo (CERIS) di Moncalieri (TO)
- CNR - Istituto di Scienze Neurologiche di Catania
- CNR - Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza (VB)
- CNR - Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica di Firenze*
- CNR - Sede centrale di Roma
- Consortium GARR - Direzione di Roma
- INAF - Osservatorio astronomico di Bologna
- Università degli Studi di Cagliari
- Università degli Studi di Camerino
- Università degli Studi di Cassino
- Università degli Studi di Ferrara
- Università degli Studi di Milano-Bicocca
- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
- Università degli Studi di Palermo
- Università degli Studi di Pisa
- Università degli Studi di Roma La Sapienza
VoIP, ENUM e NRENum
Dal punto di vista tecnico, si parla di telefonia su IP perché, per raggiungere telefonicamente un apparato collegato ad Internet, questo deve essere identificato attraverso un indirizzo IP (Internet Protocol). Nel VoIP, per effettuare una chiamata utilizzando un numero telefonico come quello a cui siamo abituati, occorre predisporre dei meccanismi con cui determinare il contatto del destinatario, che è generalmente composto da una username e da un nome di dominio (similmente a quanto avviene per un account di posta elettronica). Per individuare questo contatto VoIP viene utilizzata la tecnologia ENUM (E.1641 Number Mapping), che permette di identificare l’utente partendo da un convenzionale numero telefonico e rende possibile utilizzare l’apparecchio del telefono così come nella telefonia tradizionale.
Ogni utente possiede un diverso contatto per ognuno dei servizi di comunicazione che utilizza: telefonia fissa e mobile, telefonia su IP, fax, posta elettronica, navigazione su Internet.
Con l’introduzione del protocollo ENUM, sarà possibile raggiungere gli utenti attraverso un singolo numero telefonico, con il vantaggio per il chiamante e il destinatario di non dover necessariamente conoscere o fornire i numeri o indirizzi dei diversi servizi, perché sarà il terminale utilizzato a fare automaticamente questo riconoscimento. Tale protocollo, quindi, consentirà lo sviluppo di nuovi servizi personalizzati: fornendo un singolo numero, sarà possibile essere raggiunti su diversi terminali fisici, ad esempio, a casa, al lavoro o sul cellulare. In altre parole, il numero telefonico rappresenta una vera e propria chiave per l’accesso ad una molteplicità di servizi.
Uno dei principali vantaggi di ENUM è la facilità con cui gestisce l’associazione tra numeri telefonici e contatti VoIP. La tecnologia ENUM infatti consiste in una suite di protocolli che permettono di collegare un numero telefonico ad un indirizzo VoIP utilizzando la struttura ad albero dei DNS (Domain Name System), dove sono contenuti tutti i contatti degli utenti per i diversi servizi di comunicazione.
Poiché la struttura di gestione di ENUM deve avere scala mondiale, è stato creato l’albero Golden ENUM e164.arpa, costituito dall’insieme delle strutture dati che contengono le associazioni tra numeri telefonici e tutti i contatti relativi all’utente, tra i quali quello VoIP. La gestione dell’albero e164.arpa è stata demandata all’ente di registrazione europeo RIPE.
Ogni nazione dovrà poi popolare l’albero con i record relativi al prefisso nazionale, da cui seguono in cascata i vari operatori telefonici e gli utenti. Tuttavia, a causa di difficoltà di regolamentazione, l’albero e164.arpa non è ancora del tutto disponibile in molti paesi, tra cui l’Italia.
Per far fronte a questo problema, nell’ambito delle reti della ricerca europee è nato, su iniziativa di TERENA, il progetto NRENum.net che ha consentito di definire alberi privati in attesa di quello globalmente valido. L’ albero NRENum.net, infatti, permette di disporre di uno spazio di numerazione pubblico raggiungibile via IP e questo per la comunità dell’università e della ricerca italiana vuol dire avere una possibilità in più, perché tutti gli enti che scelgono di utilizzare applicazioni VoIP potranno essere raggiungibili tra di loro, pur adottando soluzioni architetturali differenti. Essere parte di un sistema internazionale dedicato al mondo accademico e della ricerca significa anche non rimanere limitati e vincolati nella propria rete locale, ma poter comunicare e usufruire dei vantaggi del VoIP su una scala più ampia.
Per l’Italia, l’amministrazione dello spazio di numerazione di NRENum.net per i numeri associati al prefisso +39 è affidata al GARR. All’interno della comunità GARR, il progetto VOCI (Voice Over Consortium Infrastructure) riunisce coloro che sono interessati a promuovere l’uso della telefonia via IP nelle organizzazioni afferenti alla rete GARR. Sino ad oggi le sedi connesse che hanno fatto richiesta di adesione e hanno attivato il VoIP sono 25. Il gruppo, oltre a favorire la crescita delle competenze dei partecipanti attraverso la cooperazione e lo scambio reciproco delle esperienze, si coordina con analoghe iniziative internazionali e il progetto NRENum.net.
Al momento GARR fornisce supporto per la numerazione, consiglia e indirizza nell’implementazione del VoIP e monitora quello che succede in ambito internazionale.
L’ utilizzo della rete GARR, con la sua alta capacità ed affidabilità, consente inoltre di ovviare ad una delle principali criticità legate alla qualità della telefonia VoIP in relazione alla velocità della trasmissione dei dati e alla quantità delle risorse disponibili. Il problema di fondo della tecnologia VoIP, infatti, è che la rete Internet è una rete Best Effort e non dà, quindi, nessun tipo di garanzia né in termini di ritardo, di perdita e di ordine sulla ricezione e la ricostruzione dei pacchetti di dati ricevuti. È quindi necessario assicurare che il flusso audio mantenga la corretta coerenza temporale: data la loro natura realtime, le applicazioni VoIP, infatti, sono sensibili ai ritardi nell’invio o ricezione dei pacchetti o ad una perdita degli stessi ed alle variazioni che questi subiscono.
In ambito accademico e scientifico sono già diversi i casi di eccellenza che mostrano come si possano ottenere ottimi risultati utilizzando soluzioni VoIP. Si possono citare come esempi le esperienze dell’Università di Ferrara, dell’Università di Milano- Bicocca o dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR a Pisa.
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