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Va in onda GARR TV
| Bruno Nati | Servizi alla comunità
Il portale GARR TV diventa un servizio di videostreaming potente, facile da usare e indipendente, a disposizione di tutta la comunità GARR
Un servizio con le caratteristiche di semplicità di YouTube o Facebook, ma con più flessibilità, più tutele e più libertà
Alcuni anni fa iniziammo a costruire sull’infrastruttura cloud GARR un prototipo in grado di fornire servizi di broadcasting che fosse semplice ed allo stesso tempo robusto, flessibile in modo da aderire alle richieste degli utenti, scalabile per crescere nel tempo e resistere ai picchi di domanda. Provammo differenti tecnologie e ci aiutarono in molti del gruppo di lavoro Netcast, che ha sempre avuto un ruolo importante quando la multimedialità è entrata in gioco e nella comunità GARR c’è stato bisogno di sperimentare nuove soluzioni.
Alcuni degli aspetti fondamentali della piattaforma, che andava pian piano a definirsi, erano nella nostra testa ben chiari da tempo: doveva avere le caratteristiche di semplicità di YouTube o Facebook, forse con qualche feature in meno ma con più flessibilità verso quello che serve davvero all’utente e molte tutele e libertà in più.
Chi ha bisogno di GARR TV
La platea a cui avevamo pensato era formata da ricercatori, professori o tecnici che avevano la necessità di produrre contenuti senza preoccuparsi troppo dei limiti imposti dalle piattaforme commerciali, soprattutto da persone che avrebbero potuto fare richieste per esigenze particolari, in ambito biomedico ad esempio, nei beni culturali o nei conservatori, nell’istruzione in genere.
Ci volevamo rivolgere ai piccoli enti di ricerca che non hanno risorse per una propria infrastruttura di streaming server e che si vedono costretti a pubblicare i propri contenuti su piattaforme che offrono agli utenti tutele limitate e di cui non conosciamo veramente il futuro. E se domani diventassero a pagamento? E se domani chiudessero? Quanto possono cambiare le policy, anche da un giorno all’altro, in modo unilaterale? E ancora, dove sono veramente i nostri contenuti? Fino a che punto restano davvero nostri, una volta inseriti nella piattaforma?
Un luogo nel quale poter depositare i propri contenuti con sicurezza, con un’autenticazione federata e su server che risiedono sul territorio nazionale
Queste domande, purtroppo, non sono retoriche: forse qualcuno potrebbe dire che è improbabile che si verifichino alcune delle eventualità paventate, ma la questione riguarda anche le norme a tutela della privacy e i termini di servizio, che i giganti del web spesso hanno modificato, non sempre a nostro vantaggio e non pienamente rispondenti alle norme europee. Ma non solo.
Se è vero che tutti utilizziamo i social per i nostri scopi di promozione, per allargare la platea e diffusione dei contenuti è anche vero che vogliamo, allo stesso tempo, averne il pieno controllo, sempre. Soprattutto se non sono semplicemente brevi spot per promuovere un progetto o per far conoscere l’ateneo ma contenuti di qualità e iniziamo ad avere centinaia o migliaia di filmati. Se doveste recuperare centinaia o migliaia di file video da un server su queste piattaforme sapreste come fare? Quanto potrebbe costarvi questa operazione? Questa è un’altra domanda niente affatto retorica.
Dopo qualche tempo e molte prove, una startup del Politecnico di Bari ci propose una collaborazione ed iniziammo a testare un’applicazione basata su NGINX, un web server open source molto utilizzato nelle applicazioni di live streaming. Così dalla vecchia raccolta iniziale di GARR TV è nato questo nuovo esperimento, dapprima al servizio delle produzioni interne a GARR, testando e stressando il sistema attraverso eventi significativi e, successivamente, aprendolo con l’autenticazione federata IDEM.
Oggi l’interoperabilità di GARR TV con GARR Meet, il nuovo portale di webconference GARR, consente agli utenti di prenotare videoconferenze, trasmetterle in streaming e registrarle in modo molto semplice, senza nessun client o strumento software. Il sistema è cresciuto molto e abbiamo accolto i primi utenti per “giocare” con la piattaforma e trovare difetti, segnalare falle e chiedere migliorie.
Cosa possiamo veramente fare adesso con GARR TV?
GARR TV è una piattaforma che consente di trasmettere un evento in live streaming allo stesso modo di YouTube o Twitch o Facebook, dotandosi di un sistema hardware o software di encoding. Per fare un esempio, esistono software gratuiti molto semplici per fare encoding e anche regia, il più conosciuto dei quali è OBS, distribuito per Windows, MAC e Linux. Una volta scaricato questo software, sarà sufficiente configurarlo e impostare 2 parametri forniti da GARR TV. In realtà la difficoltà maggiore risiede nel procurarsi una o più telecamere e i microfoni per l’acquisizione audio (microfoni USB o eventuale scheda audio). Ma anche se l’appetito vien mangiando, quello che ci serve veramente dipende dal tipo di evento che vogliamo fare. Se abbiamo una sala videoconferenze attrezzata siamo a buon punto. Ma se vogliamo semplicemente trasmettere un webinar con la webcam, allora non ci serve nient’altro che un portatile e cuffie con microfono.
Il live streaming può essere registrato e possiamo anche decidere di far confluire più flussi nel medesimo player, nel caso volessimo separare una presentazione dallo speaker oppure separare delle sessioni parallele di una conferenza. In questo modo, l’utente non dovrà cambiare player ma semplicemente cliccare su un pulsante dello stesso player per cambiare vista.
La risoluzione standard di GARRTV è 1080p, ma può arrivare fino a 4k. Siamo ancora in fase sperimentale ma questa feature è in cantiere e sarà disponibile a breve. Ad ogni utente viene assegnato un pool di risorse che comprende live streaming, digital video recorder, video on demand. I filmati, siano essi live, VoD o DVR possono essere pubblici, non indicizzati o privati. I filmati pubblici sono visibili sul proprio canale e sul canale di GARR TV, quelli non indicizzati solo a chi conosce la url, quelli privati infine solo all’autore. È anche possibile proteggere i filmati con una password. È in cantiere, inoltre, un sistema di criptazione per particolari esigenze. Lo stesso discorso vale per i canali: possiamo decidere di avere un canale privato o non indicizzato, in funzione del tipo di attività che vi dobbiamo svolgere.
Fare l’upload di un filmato è molto semplice ed è possibile caricare più file contemporaneamente: il sistema caricherà l’audiovideo e successivamente farà l’encoding. Dopo qualche minuto, il video sarà pronto per essere fruito. È anche possibile associare al video uno o più file .vtt per i sottotitoli attraverso la tab “sources”.
L’interfaccia del nostro canale è suddivisa in blocchi standardizzati, in cui si distinguono i filmati, le playlist, i filmati Featured, le playlist Featured e il filmato di primo piano. Naturalmente possiamo decidere cosa mettere in evidenza in tutti questi blocchi. Abbiamo anche a disposizione una dashbord con le statistiche del canale, attraverso le quali possiamo ricavare informazioni dettagliate sulle performance dei nostri contenuti. Possiamo assegnare licenze ai nostri contenuti e decidere se condividerli, come condividerli o se, invece, limitarne la fruizione. Esistono inoltre delle funzioni avanzate fornite da una libreria di API che presenteremo a breve in un webinar e tratteremo in modo più approfondito nel prossimo numero.
E adesso, cliccate su play
GARR TV è la proposta di GARR per la comunità dell’istruzione e della ricerca italiana, un luogo nel quale poter trasmettere i propri live e depositare i propri contenuti con sicurezza, con un’autenticazione federata e su server che risiedono sul territorio nazionale, soggetti alle norme europee. È stato pensato fin dall’inizio come un servizio della comunità, che può essere disegnato in funzione di richieste particolari per accogliere specifiche o caratteristiche nuove..
Con questo spirito accogliamo tutti i nuovi utenti che vogliono sperimentare la piattaforma, per i propri eventi live, per trasmettere webinar online o caricare contenuti on-demand, per condividere progetti e contenuti con altri enti e istituti, in Italia e nel resto del mondo.
Si può accedere da subito come semplice utente utilizzando le credenziali IDEM, senza la necessità di alcun permesso aggiuntivo. Per utilizzare il servizio, invece, è necessario essere abilitati, inviando una richiesta attraverso il form online.
Vi aspettiamo sul canale della comunità della ricerca e dell’istruzione!
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