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Accesso al futuro con la rete GARR

Accesso al futuro con la rete GARR

| Roberto Giuliani | Caffè scientifico

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Il processo di digitalizzazione del Conservatorio Santa Cecilia potenziato dalla connessione supeveloce in rete

foto di Roberto Giuliani

Roberto Giuliani, direttore del Conservatorio di Musica Santa Cecilia

Sin dal mio insediamento come Direttore del Conservatorio Santa Cecilia di Roma non ho potuto non valutare la necessità, il valore e l’impatto positivo della digitalizzazione nelle attività didattiche e di ricerca, artistica e musicologica, della nostra Istituzione.

Mentre le altre aree della vita pubblica italiana da tempo hanno inglobato il digitale, percependolo come parte fondante della loro missione e del loro servizio, non v’è dubbio che il settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale sia, quanto meno, in ritardo da questo punto di vista.

Lo sforzo di modernizzazione che ho patrocinato, investendo considerevoli risorse umane e finanziarie, non è stato, però, privo di ostacoli e resistenze. Un preconcetto ha infatti spesso visto il digitale come marginale, se non addirittura contrapposto al mondo dell’arte musicale e all’idea di performance che per secoli i Conservatori hanno trasmesso.

Le sedi dei Conservatori connessi alla rete GARR

Le sedi dei Conservatori connessi alla rete GARR

Nel 2021 sono salite a 21 le sedi dei Conservatori di Musica collegati alla rete GARR.
Nell’ultimo anno c’è stato un incremento del 67% di connessioni con un traffico totale nel 2021 di oltre 250 Petabyte di dati.

La pratica della lezione individuale, il lavoro creativo indipendente, le prove, i concerti, sembravano tutti essere immuni rispetto alle opportunità offerte dal trasferimento dei dati via cavo. Naturalmente poi questa idea si è rivelata presto per quello che è, ossia un semplice quanto poco informato preconcetto: sono infatti profondamente convinto, e con me ormai tutti i miei collaboratori, che la digitalizzazione non sia tout court un detrimento dell’educazione artistica, ma che possa invece costituire un necessario e sostanziale passo nel raggiungimento di nuovi livelli educativi ed esecutivi.

foto della biblioteca

La biblioteca ha un patrimonio di circa 300.000 volumi tra edizioni musicali e libri, cinquecentine, incunaboli, manoscritti e libretti, oltre a una discoteca di 2.500 materiali.

Il collegamento a GARR, che il nostro Conservatorio ha da poco implementato, ha reso poi questo processo digitale estremamente efficiente, modulabile ed espandibile. Portafogli elettronici, storage, management, identità digitali europee, contenuti multimediali, video, audio, foto, programmi di editing musicale, presentazioni, portali educativi, librerie digitali e web site sono ormai elementi fondanti delle nuove buone pratiche nella didattica e nella performance musicale, pratiche resa ancor più necessarie dalle recenti restrizioni che hanno pesantemente impattato nei processi educativi e della comunicazione.

foto del Conservatorio di musica Santa Cecilia

Il Conservatorio di musica Santa Cecilia

Il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma è un Istituto di Alta Formazione Musicale afferente al Ministero dell’Università e della Ricerca. Ha la sua sede in pieno centro storico a Roma. È connesso a GARR con una fibra ottica diretta e dedicata che garantisce una capacità di connessione simmetrica (upload e download), con la possibilità di adeguamento alle esigenze del Conservatorio fino a 1 Gbps.

Digitalizzare ha reso e renderà sempre più possibile:

  • una maggiore inclusività e apertura;
  • una più efficiente gestione e accesso al management dell’Istituzione e ai servizi accademici, sia in presenza che da remoto;
  • un contatto più rapido e diretto con le realtà sociali del territorio;
  • l’acquisizione, lo sviluppo e la diffusione di nuove metodologie didattiche e di nuovi ambienti educativi;
  • l’incentivazione di una attitudine proattiva nel processo educativo da parte degli studenti.

GARR sarà a mio parere, inoltre, la chiave di accesso ai futuri sviluppi delle conoscenze e dei servizi educativi dei Conservatori nella loro forma più ampia.

I progetti europei, le mobilità di professori e studenti, la ricerca congiunta, le nuove prospettive occupazionali, lo spazio europeo dell’educazione superiore, saranno i mezzi con i quali le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale conserveranno e valorizzeranno ancora di più il loro vantaggio competitivo, integrandosi e rispondendo alle condizioni sociali, culturali ed economiche delle società presenti e soprattutto future.

GARR, con la collaborazione dell’Istituto INDIRE (l’istituto che gestisce il programma di mobilità dell’Unione europea per l’istruzione e la formazione per l’Italia) ha realizzato un Identity Provider dedicato, che permetterà agli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, come i Conservatori, di registrare i propri studenti con un’identità digitale europea e accedere ai servizi Erasmus+.

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Al Santa Cecilia tradizione e innovazione si incontrano in rete

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