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Forum sulla governance di Internet: al centro c’è la persona
| Elis Bertazzon | Internazionale
Lo scorso dicembre si è tenuto il 16° Internet Governance Forum globale (IGF) in modalità ibrida, con parte degli speaker e dei partecipanti in presenza in Polonia e gran parte del pubblico collegato da tutto il mondo in una piattaforma virtuale.
L’IGF, promosso dalle Nazioni Unite, è un luogo d’incontro multilaterale e ‘multi-stakeholder’, aperto a tutti, nel quale discutere i principali temi relativi alla governance di Internet: ossia le regole, le procedure, le infrastrutture e i programmi che ne determinano il funzionamento e l’evoluzione.
Internet United, un’Internet unito era il tema generale dell’evento, durante il quale sono state discusse alcune delle questioni più urgenti relative a Internet e alle politiche digitali, dall’accesso (significativo) alla rete, ai diritti digitali e alla sicurezza informatica, alla necessità di una connettività sostenibile, alle sfide e alle opportunità offerte dalle tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica.
“La pandemia ha accentuato il ruolo e l’uso di Internet e delle tecnologie come beni comuni globali. Allo stesso tempo, assistiamo anche ai divari persistenti e crescenti, al picco di disinformazione e incitamento all’odio perpetuati attraverso le piattaforme online, nonché alle crescenti preoccupazioni su crimini informatici, frodi, privacy, sicurezza e questioni relative ai diritti umani. Mai nella nostra storia la necessità di un ambiente sicuro, anche nel digitale, è stata così evidente come adesso. Non dobbiamo dimenticare che Internet, che molti di noi danno per scontato, rimane inaccessibile per 2,9 miliardi di persone, soprattutto nei paesi in via di sviluppo”. Con queste parole il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha aperto l’IGF2021, chiedendo ai presenti di innovare e riformare, per sostenere una governance efficace dei beni comuni digitali e tenere il passo con i rapidi sviluppi del mondo reale, per arrivare a un Internet incentrato sulle persone.
Grande la partecipazione a questo forum con 10.300 partecipanti da 175 Paesi che hanno seguito l’evento online, da tutti i continenti, e 2.700 partecipanti nella sede di Katowice. Tra gli ospiti, rappresentanti della società civile, degli esperti del settore, del privato e ovviamente diverse agenzie ONU e altre organizzazioni internazionali, oltre a parlamentari e ministri.
Come sempre, all’evento hanno partecipato ISOC e ISOC Italia con ruoli di relatori e moderatori. ISOC svolge un ruolo importante non solo nella regolamentazione di Internet ma anche e soprattutto nella diffusione della cultura giuridica e la difesa dei diritti costituzionali delle persone che stia al passo con l’evoluzione tecnologica digitale. GARR sostiene ISOC e partecipa attivamente alle attività dell’associazione.
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