- Home
- Internazionale
- Una collaborazione senza confini
Una collaborazione senza confini
| Elis Bertazzon | Internazionale
GARR incontra MYREN, la rete della ricerca malese
Lo scorso settembre GARR ha incontrato alcuni esponenti della comunità del networking per l’istruzione e la ricerca malese. Si tratta di Mohd Farhan Firdause Bin Zaharuddin, strategic planning officer di MYREN e Nasrudin Bin Abd Shukor, direttore dell’ICT Centre dell’Università Perlis- Malaysia. MYREN è oggi in una fase di espansione della sua infrastruttura e si sta organizzando come consorzio tra università, enti di ricerca e scuole. Conoscere la storia e la struttura di una rete già affermata, come GARR, può offrire degli spunti utili nel porre le basi di questa associazione tra i principali attori della comunità dell’istruzione e della ricerca in Malesia. Era dunque questo confronto di esperienze il principale obiettivo dell’incontro. Durante la visita, si sono chiarite le differenze nell’organizzazione e nel business model delle due reti, dovute ovviamente ad una diversa struttura del sistema della ricerca e dell’istruzione, ma anche alla loro storia.
MYREN nasce nel 2005 su indicazione del ministero dell’istruzione e del locale ministero dell’economia digitale. La rete conta 7 punti di presenza (PoP) e interconnette oltre 800 mila ricercatori, accademici e studenti nel paese, collegando università pubbliche e private, politecnici e alcuni ospedali di ricerca. MYREN è connessa alle Una collaborazione senza confini di Elis Bertazzon altre reti della ricerca mondiali attraverso la Trans-Eurasia Information Network (TEIN) dal 2006, rendendo possibile la comunicazione diretta con ricercatori e università in tutti i continenti. Dalla sua fondazione, la rete continua ad espandersi e, nel 2017, ha lanciato il progetto MYREN-X per coprire in modo più capillare il paese e raggiungere anche le scuole. Il modello di riferimento è una community network, gestita da un consorzio di università e destinata alle università stesse. Nel progetto, la rete è vista come una commodity, una struttura abilitante fondamentale, ma sono le applicazioni a valore aggiunto ed i sistemi sviluppati ad-hoc per la ricerca ad essere distintivi.
Ed è proprio in questa fase di evoluzione che la rete malese sta incontrando delle difficoltà, in primis la competizione con gli ISP commerciali, insieme alla necessità di attrarre nuovi utenti, anche per motivi economici. A questo proposito, GARR ha presentato il suo modello, fondato su una comunità forte di utenti che sono essi stessi parte della rete, permettendole di crescere e di plasmarsi sulle esigenze stesse del mondo della ricerca. “Quando interagiamo con i fornitori di connettività o gli ISP commerciali”, ha precisato Marco Marletta, del dipartimento network GARR “per noi è importante chiarire da subito che non siamo in concorrenza con essi, essendo un’organizzazione non-profit, e che abbiamo un gruppo di utenti molto ben definito. Ciò è fondamentale per stabilire un buon rapporto di collaborazione”. Riguardo alla sostenibilità di lungo periodo, inoltre, GARR ha portato la sua esperienza nell’acquisizione di fibra ottica in IRU (Indefeasible Right of Use, in italiano diritto irrevocabile d’uso) come strumento efficace e sostenibile per estendere la sua infrastruttura di rete e controllarla in prima persona fino al livello ottico.
controllarla in prima persona fino al livello ottico. “È stato molto utile per noi incontrare oggi la squadra di GARR”, ha detto Zaharuddin alla fine dell’incontro, “abbiamo potuto comprendere il modello di GARR e colto degli spunti per le strategie future da applicare in Malesia, anche imparando da come GARR riesce a coesistere con degli ISP commerciali, in certi versi diventando complementare ad essi”.
“Sono rimasto molto colpito da questa visita e dal lavoro fatto da GARR nel creare una tale infrastruttura di rete ad alta capacità”, ha aggiunto Abd Shukor, “È stata un’opportunità per imparare e sicuramente servirà a progettare la nuova infrastruttura di rete nel nostro paese”. “Per GARR è da sempre una priorità collaborare con altre reti della ricerca”, ha commentato il direttore Federico Ruggieri, “incontrare i colleghi malesi è stato un vero piacere, in quanto ci ha permesso di conoscere altre realtà e confrontare le reciproche esperienze. Questo tipo di incontri ci permette non solo di ampliare le nostre vedute, ma anche di prendere in considerazione altre soluzioni e prospettive. Si tratta sicuramente di un’occasione di crescita reciproca che speriamo si possa ripetere in futuro”.
La delegazione malese con il management GARR e alcuni dei nostri esperti di rete. La collaborazione è alla base della filosofia delle Reti della Ricerca e questi incontri sono un’importante occasione per rafforzarla.
GARR incontra la comunità della ricerca malese: Nasrudin Bin Abd Shukor - da GARR.tv
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
Voto attuale:
Ultimi articoli in rubrica
-
di Marta Mieli
-
di Marco Falzetti
-
di Elis Bertazzon
-
di Marco Falzetti
-
di Sara Di Giorgio
-
di Sara Di Giorgio