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Una rete per il controllo dei mari
| Diassina Di Maggio | Internazionale
Al via Eucise 2020, il progetto per garantire una politica marittima integrata grazie allo scambio efficiente di dati e informazioni tra le organizzazioni
Nell’ambito delle politiche europee, la Commissione Europea e gli stati membri sono impegnati nella realizzazione della politica marittima integrata che ha l’obiettivo di definire un approccio più coerente alle questioni marittime, rafforzando il coordinamento tra i diversi settori interessati attraverso progetti come “Blue growth”, “Marine data and knowledge”, “Maritime spatial planning”, “Integrated maritime surveillance” e “Sea basin strategies”.
Il settore di maggior importanza è quello della sorveglianza marittima integrata, con il fine di facilitare le autorità competenti o interessate nello scambio di dati e informazioni.
Diassina Di Maggio
APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea
Direttore
Al momento, le autorità nazionali e dell’UE responsabili dei diversi aspetti della sorveglianza (controlli alle frontiere, sicurezza, controllo della pesca, dogane, ambiente, difesa, ecc.) raccolgono i dati separatamente e spesso non li condividono. Per superare questa problematica e sviluppare la ricerca innovativa in questo settore, a dicembre 2014 è partito il progetto Eucise 2020, finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro, e designato per creare una piattaforma abilitante per lo scambio di dati e di informazioni complesse. Si tratta del sistema di riferimento per il programma europeo CISE - Common Information Sharing Environment - pilastro della Politica Marittima Integrata europea ed elemento del Piano di Azione della Strategia europea di Sicurezza Marittima: un obiettivo che i paesi partner hanno indicato come raggiungibile per il 2020.
Nel progetto, coordinato dall'ASI, 37 organizzazionieuropee, responsabili di diversi aspetti della sorveglianza marittima in rappresentanza di 16 stati
Il progetto Eucise 2020 è coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), vede impegnate 37 organizzazioni europee, responsabili di diversi aspetti della sorveglianza marittima, in rappresentanza di circa 60 autorità marittime e 16 Stati. Per l’Italia, partecipano oltre all’ASI numerose amministrazioni dello Stato come la Marina Militare, le Capitanerie di Porto, la Guardia di Finanza, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e altre tra cui APRE. Il progetto ha una durata di 33 mesi e terminerà a settembre 2017.
Attualmente la Commissione e i paesi membri dell’UE/SEE sono impegnati a incentivare il CISE, sistema comune per la condivisione delle informazioni che ha come focus la creazione di un unico ambiente politico, organizzativo e giuridico per consentire la condivisione tra i settori interessati (trasporti, protezione dell’ambiente, controllo della pesca, controllo delle frontiere, applicazione generale delle leggi doganali e della difesa) sulla base di sistemi di sorveglianza già esistenti. L’obiettivo è quello di favorire l’interoperabilità tra sistemi e reti attraverso l’utilizzo di tecnologie moderne e in modo decentrato.
I partner italiani nella rete della ricerca
Tra i partner del progetto Eucise 2020
vi sono organizzazioni
che fanno parte della
comunità GARR: l'Agenzia
Spaziale Italiana,
che ha il ruolo di
coordinatore, l’Istituto
Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia
e APRE.
Il CISE darà a tutte le autorità interessate l’accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per le loro missioni in mare, secondo i relativi principi “necessità di conoscenza” e “responsabilità di condivisione”. Il risultato dovrà essere quello di sfruttare appieno le informazioni esistenti nel rispetto sia dei diritti di accesso vigenti sia delle norme per la protezione dei dati personali. Per favorire questa politica messa in atto con il sistema CISE, il progetto Eucise 2020 ha lo scopo di rimuovere le barriere tra i diversi attori che sorvegliano i mari, per consentire lo scambio d’informazioni tra le autorità pubbliche responsabili per la sorveglianza marittima in settori come l’ambiente, la prevenzione dell’inquinamento, la pesca, i trasporti, le dogane, il controllo delle frontiere, le forze dell’ordine e della difesa secondo rispettivi diritti di accesso.
L'obiettivo è rimuovere le barriere tra i diversi attori che sorvegliano i mari, per consentire lo scambio di informazioni tra le diverse autorità pubbliche
Di fatto Eucise 2020 prende come riferimento un ampio spettro di fattori e informazioni sui temi della sorveglianza marittima integrata, derivanti dal quadro giuridico europeo, nonché da studi e da progetti pilota realizzati negli ultimi tre anni: il CISE Roadmap, sviluppato dalla Direzione generale MARE della Commissione Europea con l’obiettivo di attuare una politica comune della pesca e una politica marittima integrata; i progetti pilota europei già conclusi come CoopP, BlueMassMed e MARSUNO; gli studi europei effettuati sulla sorveglianza marittima; i primi risultati dei progetti di ricerca in corso sui temi dell’architettura di un sistema integrato e tecnologicamente avanzato di sorveglianza dei confini marittimi europei, con particolare riferimento a PERSEUS e SeaBILLA.
Il coordinamento europeo dell’Agenzia Spaziale Italiana rappresenta un successo per il nostro Paese ottenuto grazie all’ingente impegno di tutte le componenti istituzionali coinvolte e del Ministero degli Esteri.
Maggiori informazioni:
www.eucise2020.eu
Progetti realizzati negli ultimi anni sul tema della sorveglianza marittima
CISE
Il Common Information Sharing Environment
è il programma pilastro della
Politica Marittima Integrata europea
con l’obiettivo di creare un sistema comune
per la condivisione delle informazioni
integrando le reti e i sistemi di sorveglianza
esistenti. Consentirà a tutte le
autorità interessate di accedere alle informazioni
di cui hanno bisogno per le
loro missioni in mare.
ec.europa.eu/maritimeaffairs/
policy/integrated_maritime_
surveillance/index_en.htm
CoopP
Progetto di cooperazione che contribuisce
a una fluida trasmissione dei dati
e ne agevola l'accesso, ove opportuno,
tra le amministrazioni pubbliche (comprese
le agenzie dell'UE) nell’esecuzione
delle funzioni di sorveglianza marittima
definite.
MARSUNO
Progetto pilota sulla sorveglianza marittima
nei bacini del Mare del Nord.
BLUMASSMED
Progetto pilota sull'integrazione della
sorveglianza marittima nel Mare
Mediterraneo e nelle regioni adiacenti
dell'Atlantico.
PERSEUS
Progetto che mira a potenziare il sistema
di sorveglianza marittima nelle acque
europee.
SeaBILLA
Il progetto Sea border surveillance, finanziato
con i fondi dell'UE, sta affrontando
il problema della sicurezza in alto
mare mediante l'adozione di sistemi
di preallarme e la condivisione di informazioni
relative ai disastri naturali e alle
persone che potrebbero richiedere l'asilo
politico.
CISE Roadmap
Sistema comune per la condivisione delle informazioni La "Draft Roadmap" del programma CISE per la sorveglianza del settore marittimo dell'UE è stata presentata nel 2010 dalla Commissione Europea al Consiglio e al Parlamento Europeo.
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