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Future Labs

Future Labs e strumenti di didattica innovativa: la scuola va oltre la teoria

| Marta Mieli | La voce della comunità

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L’IIS Marconi-Mangano come esempio di scuola attenta all’esperienza concreta e alla verifica sperimentale degli alunni

Con oltre 1.400 studenti, 67 aule con moderne strumentazioni di didattica innovativa, 20 laboratori professionali, 18 aule multimediali, l’Istituto di Istruzione Superiore Marconi-Mangano di Catania ha attirato la nostra attenzione e curiosità. Abbiamo intervistato il Dirigente Scolastico del prestigioso istituto, il professor Egidio Pagano.

Professore, come ormai ben noto, a causa della pandemia, ci si è trovati di fronte alla necessità di sperimentare nuovi metodi di insegnamento. Ritiene che con questa nuova esperienza ci saranno dei cambiamenti duraturi nella didattica?

Senz’altro la pandemia, il conseguente lockdown ed il protrarsi delle lezioni prima in DAD (didattica a distanza) e poi in DDI (didattica digitale integrata) ha costretto tutto il personale scolastico a sperimentare nuove tecnologie e di conseguenza a cambiare, modificare o addirittura creare forme innovative di metodologie didattiche non sempre classificabili nella casistica delle teorie attualmente rappresentative dell’innovazione metodologica. E ciò sia per l’insegnamento ma anche, o forse soprattutto, per la realizzazione dei momenti di verifica e per il sostegno degli alunni con difficoltà.

Alcuni di questi cambiamenti ed innovazioni, di fatto, sono diventati processi didattici attualmente applicati anche nella didattica in presenza. Dalla necessità si è riusciti a trovare soluzioni alternative a quanto fino ad ora applicato. Soluzioni che certamente, a mio modo di vedere, rimarranno anche nel futuro e, attraverso l’applicazione e sperimentazione nella didattica quotidiana, saranno maggiormente affinate ed adattate alle diverse esigenze disciplinari.

Utilizzavate strumenti di didattica a distanza nel periodo precedente la pandemia?

Da anni il nostro istituto utilizza piattaforme di e-learning e strumenti di ausilio alla didattica ad hoc in aggiunta alla didattica tradizionale. Ma la platea di coloro che ne usufruivano era limitata soprattutto alle discipline professionali o comunque maggiormente coinvolti nella digitalizzazione dei processi formativi. La didattica a distanza massiva ha spinto anche i meno propensi ad acquisire le competenze digitali necessarie (forse anche solo essenziali) che non avevano assunto con i vari momenti formativi realizzati negli anni con i vari progetti del FSE (Fondi Strutturali Europei).

Così le cosiddette lezioni in asincrono, lo scambio di materiali, la consegna di compiti e progetti a distanza, la condivisione di materiali sul cloud, sono diventati ad un tratto normale azione didattica. Anche gli alunni hanno utilizzato massivamente le potenzialità del cloud non solo a fini ludici ma anche per fini didattico-formativi non rappresentando più fonte di preoccupazione. Da evidenziare come il processo di predisposizione e configurazione delle piattaforme di videoconferenza è stato talmente veloce che ci ha consentito di erogare lezioni sincrone già dalla prima settimana di lockdown (marzo 2020) senza di fatto aver mai interrotto l’attività didattica, anche in piena crisi. Oggi la scuola ed il suo personale è in grado di offrire il servizio di video lezione sincrona con DAD su tre piattaforme differenti.

Come ha aiutato l’utilizzo della rete GARR nell’uso di nuove metodologie didattiche?

Senza dubbio nella situazione pandemica, ma anche adesso, aver potuto contare su un’infrastruttura tecnica come quella della rete GARR ci ha permesso di programmare, progettare ed erogare servizi di didattica e di formazione online su più fronti: corsi di formazione nell’ambito del laboratorio innovativo Future Labs, percorsi di alternanza scuola lavoro e percorsi in apprendistato con le aziende disponibili, smart working ed ogni altro servizio che prevedeva l’uso della rete.

Dalla necessità siamo riusciti a trovare soluzioni alternative che rimarranno anche in futuro e saranno affinate con la pratica quotidiana

Pertanto non abbiamo dubbi nel ritenere che la rete GARR, in questa accezione, abbia facilitato molto l’uso delle nuove tecnologie e metodologie didattiche, senza la quale avremmo sicuramente agito con un livello di stress e preoccupazione significativamente più elevati.

Quanto il poter contare su un’elevata disponibilità di banda incide nell’attività dell’Istituto?

È indubbio che il servizio di erogazione di videolezioni richiede una banda a potenzialità elevata in considerazione sia della quantità di dati scambiati, sia del numero di utenti che contemporaneamente si collegano per erogare ma anche per fruire del servizio stesso. Nel nostro caso, nel periodo di maggiore utilizzo, oltre 60 classi (mediamente costituite da venti alunni) hanno fruito del servizio erogato da altrettanti docenti che trasmettevano dall’interno dell’istituto. La qualità delle lezioni è stata sempre elevata e non si sono registrati malfunzionamenti dovuti alla connessione interna dell’Istituto. Per la nostra attività quotidiana disponiamo di molti laboratori informatici ed in ogni classe è presente un PC, inevitabilmente la rete non può che assumere un ruolo cruciale.

Quali sono i maggiori utilizzi della rete attualmente?

Attualmente la rete oltre che per le normali attività della scuola, includendo anche i servizi di segreteria amministrativa e didattica, di presidenza e più in generale di funzionamento complessivo, è utilizzata per diverse attività di formazione tra cui quelle previste nell’ambito dei percorsi rivolti ai docenti realizzati all’interno del Future Labs e quelli rivolti a tutto il personale scolastico (DS, DSGA, personale ATA, pianificati e realizzati nell’ambito del progetto Future Lab Plus, progetti DigCompEdu e DigCompOrg) oltre a quelli erogati nell’ambito del progetto nazionale Future Smart Teacher.

L’istituto è stato scelto, con altre 9 strutture in tutta Italia, per la realizzazione di un Future Lab, laboratorio di ultima generazione pensato dal Ministero dell’Istruzione per la formazione dei docenti, estremamente versatile e polifunzionale.

Quali sono le azioni principali che state portando avanti?

Da due anni la scuola è stata individuata quale polo formativo nell’ambito del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) con il progetto Future Labs. Questa opportunità ci ha permesso di fare un salto di qualità notevole, anche nella valorizzazione del personale presente. Abbiamo creato un gruppo operativo di progetto e costituito un team di docenti formatori che hanno erogato corsi per il personale scolastico prevalentemente della Regione Sicilia ma non solo. Un’occasione importante di crescita sia individuale che collettiva che ha coinvolto l’intero Istituto. Ci ha permesso dunque di acquisire pratiche ed expertise che potremo sfruttare in futuro sia nei confronti del personale interno compresi gli alunni che verso l’esterno.

Cosa può dirci della propensione della scuola all’internazionalizzazione?

L’internazionalizzazione è un altro tassello importante nella struttura organizzativo-didattica dell’Istituto. Da anni diamo l’opportunità ai nostri ragazzi di scambiare esperienze con alunni di Paesi extraeuropei. Progettiamo percorsi per alunni e personale previsti dal programma Erasmus+. Siamo fermamente convinti che queste attività, oltre ad arricchire l’offerta formativa, rafforzano il senso di inclusione, di confronto con gli altri e la piena realizzazione della cittadinanza attiva.Attraverso queste esperienze permettiamo ai nostri alunni di crescere non solo dal punto di vista umano, ma anche di arricchire le loro competenze e capacità, soprattutto nelle lingue straniere, in particolare inglese, cinese e russo. Questo processo di progressiva internazionalizzazione della strategia educativa non può che essere un passaggio inevitabile considerando gli enormi cambiamenti della società fino a qualche tempo fa inimmaginabili. Purtroppo la pandemia ha momentaneamente interrotto questo percorso ma ci auguriamo di poter riprendere al più presto queste iniziative.

Sempre nell’ambito del programma Erasmus+, è stato recentemente approvato il progetto “Verso nuovi orizzonti”, progetto che inserisce la scuola in un partenariato con altri 5 Paesi. L’idea è di sviluppare procedure didattiche condivise dalle scuole europee. Crediamo fortemente che acquisire competenze attraverso la mobilità possa sostenere lo sviluppo professionale del personale coinvolto, sia docente che amministrativo.

Come vede la scuola evolversi nei prossimi anni?

Ritengo che la scuola abbia maturato sufficiente esperienza in diversi ambiti che però necessitano di essere ulteriormente curati e sostenuti. Continueremo ad impegnarci per inserire gli alunni in un contesto lavorativo e permettere loro di acquisire esperienze in ambiti (soprattutto nel settore dell’ICT e della realtà aumentata) dove non sempre la scuola riesce ad arrivare. Questi percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) hanno consentito a circa 60 alunni di poter vivere un’esperienza lavorativa professionale e gratificante. Un risultato che certamente ripaga ampiamente dello sforzo che un nutrito gruppo di docenti porta avanti con impegno e abnegazione.

Continueremo ad impegnarci a fondo come capofila della “Rete delle scuole siciliane per la diffusione della lingua e cultura cinese”. I ragazzi potranno continuare ad esprimersi attraverso la web radio all’interno della struttura del Future Labs. Siamo convinti che un’interazione costruttiva con gli alunni rappresenti una metodologia didattica vincente che continueremo a perseguire con successo.

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