- Home
- La voce della comunità
- I servizi da oggi li offre la scuola
I servizi da oggi li offre la scuola
| Maddalena Vario | La voce della comunità
Grazie ad una banda garantita anche in upload, contenuti e servizi disponibili per tutti dentro e fuori la scuola
L'esperienza dell'IISS Enrico Medi di Palermo raccontata da Benedetto D’Onofrio, docente di elettronica e amministratore di rete.
Benedetto D’Onofrio
IISS Enrico Medi di Palermo
Docente di elettronica e amministratore di rete
Prof. D’Onofrio, cosa vi ha portato a fare la scelta di collegarvi alla rete GARR?
Innanzitutto la possibilità di avere una banda a 100 Megabit ma soprattutto che questa banda fosse garantita sia in upload che in download, cosa molto spesso sottovalutata. Mi capita di sentir dire in ambienti scolastici: “A noi l’upload non serve!”, ma non si rendono conto che persino aprire una pagina web richiede l’utilizzo dell’upload per interrogare il server. Prima della connessione GARR, avevamo in upload appena 5 Megabit (Mbps) di banda. In particolare la molla che ci ha spinto a fare questo salto di qualità con GARR è stata l’esigenza di offrire contenuti e servizi, dai nostri server interni, con elevate velocità, non solo quando vengono fruiti all’interno della scuola ma anche quando vengono fruiti all’esterno. Affinché infatti un nostro server possa inviare un contenuto all’esterno della scuola è assolutamente necessario che ci sia banda in upload. Per farle subito un esempio pratico, avendo la nostra scuola attivato da anni il sistema di qualità certificato ISO 9001:2008, siamo impegnati in una continua attività di aggiornamento di documenti, quindi il nostro server non è statico e l’upload per noi diventa fondamentale.
CI SIAMO COLLEGATI A GARR PER OFFRIRE CONTENUTI E SERVIZI DAI NOSTRI SERVER INTERNI GRAZIE ALLA BANDA GARANTITA IN UPLOAD
Anche poter scegliere di fare questa intervista con GARR utilizzando Skype in maniera fluida senza rischiare di perdere la connessione continuamente, è una cosa resa possibile dalla reale banda che oggi abbiamo a disposizione. In ambito più strettamente didattico, Skype lo utilizziamo per dare assistenza da remoto agli alunni bloccati a casa per lunghi periodi di tempo per motivi di salute, proprio come prevede l’attuale normativa. Grazie alla banda in upload abbiamo da poco organizzato un open day per pubblicizzare la scuola sul territorio e l’intero evento è stato trasmesso in streaming. La visione è stata perfetta, la connessione non è mai caduta e da casa, grazie allo strumento GINS per la visualizzazione delle statistiche, ho potuto controllare in tempo reale quanta banda veniva utilizzata per trasmettere l’evento. In tanti hanno seguito l’evento da remoto, grazie alla pubblicazione del link sulla pagina Facebook della scuola, che rimandava a ciò che succedeva all’interno della scuola: un evento prima impensabile. Ancora, con la banda larga, stiamo mettendo in campo una serie di servizi con server interni alla scuola, come il servizio di indagine conoscitiva, di cui si occupa il prof. Pier Paolo Librizzi (componente del team per l’innovazione), con la piattaforma LimeSurvey, che crea e ospita sondaggi e interviste realizzati da docenti e studenti di questa scuola. Siamo appena partiti ma l’idea è quella di fare in modo che sempre più docenti e studenti possano far uso di questa piattaforma e senza il requisito base della rete questa crescita sarebbe impossibile.
CON LA BANDA GARANTITA IN UPLOAD ABBIAMO TRASMESSO IN STREAMING L’OPEN DAY DELLA SCUOLA
Al momento il prof. Gaetano Calabrese, che è animatore digitale, sta lavorando per l’implementazione dell’e-learning con soluzione Moodle in modo da attivarla presumibilmente per l’anno prossimo e abbiamo scelto di tenere il server all’interno della scuola, per essere certi che il materiale didattico possa essere scaricato dagli studenti in qualsiasi momento della giornata, in maniera agevole e senza rallentamenti e, grazie all’elevata banda di upload, anche da casa con le stesse prestazioni registrabili dall’interno dell’Istituto.
Inoltre, vorrei condividere l’affidabilità offerta dalla fibra fino all’interno dell’Istituto, al contrario delle soluzioni adottate dai provider commerciali che utilizzano la fibra solo fino alla colonnina ubicata in strada e utilizzano il vecchio doppino in rame nell’ultimo tratto che arriva a casa dell’utente finale. La soluzione tecnica GARR, cioè fibra combinata con un router di fascia alta CISCO, garantisce un uptime praticamente del 100%, senza mai registrare una perdita di performance.
Quanto viene utilizzato il modello del Bring Your Own Device nella vostra scuola? E quali sono le criticità, se ci sono, nel suo utilizzo?
Lo utilizziamo molto e lo possiamo fare grazie alla banda disponibile. Spesso si sottovaluta questo requisito, si fa un gran parlare di BYOD nelle scuole ma poi mancano le risorse per poterlo utilizzare sul serio. Basta andare in una scuola e collegarsi in wireless per rendersi conto che, con tutti gli studenti e i docenti che possono utilizzare la rete in contemporanea, una rete commerciale non può supportare tutta questa richiesta di banda. Poi c’è il problema della gestione del BYOD, dato che utilizzare i propri dispositivi per fini didattici porta con sé l’utilizzo degli stessi per fini ludici. Facendo riferimento a quanto è previsto nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), quest’anno si è attivata un’ulteriore wireless con relativo firewall, oltre a quella in uso ai docenti per le varie attività quali il registro elettronico, dedicata esclusivamente all’uso dei device personali da parte degli studenti con restrizioni per fare in modo che possano solo utilizzare le risorse interne alla rete e le piattaforme online come Kahoot, Socrative, Edmodo. Riusciamo dunque a bloccare tutto tranne alcuni siti specifici. Normalmente si apre tutto e poi si vanno a bloccare una serie di siti, noi invece facciamo un lavoro al contrario ovvero chiudiamo tutto tranne alcuni siti. Non è stato facile ragionare al contrario, se così possiamo dire, ma siamo molto soddisfatti del risultato. Tutto viene fatto con una combinazione di DNS, firewall e programmi ad hoc che ho scritto con Python ed è stato molto utile seguire i corsi GARR in cui ci sono stati presentati sia il DNS bind open source e diversi ulteriori strumenti come quello di monitoraggio denominato Arpwacth.
ABBIAMO ATTIVATO UNA RETE WIRELESS CON RESTRIZIONI, DEDICATA ALL’USO DEL BYOD DA PARTE DEGLI STUDENTI
La sperimentazione della wireless dedicata esclusivamente al BYOD sta ottenendo ottimi riscontri anche nelle attività di sostegno ai ragazzi diversamente abili, i quali utilizzano i materiali caricati dal collega di sostegno che nel contempo li condivide con il resto della classe favorendo così ulteriormente l’integrazione. L’utilizzo di questa wireless dedicata da parte degli studenti non va ad intaccare il loro eventuale traffico dati con le compagnie telefoniche di cui si servono e al tempo stesso, collegandosi a questo canale, risultano irraggiungibili piattaforme di messaggistica e social quali Whatsapp e Facebook, spesso fonte di distrazione. Tale soluzione consente pertanto un uso poco invasivo della banda dei 100 Mbps offerti dalla vostra rete che, pur essendo un canale ad alta velocità, non potrebbe garantire una banda sufficiente alle normali attività e contemporaneamente fornire la connettività a una popolazione scolastica di oltre mille studenti connessa con i propri device.
Come utilizzano i docenti il BYOD nelle loro lezioni?
Il prof. Diego Maggio, dirigente scolastico molto attento alle nuove tecnologie, ha sempre ritenuto valido l’impiego del registro elettronico fin dagli albori, tenendo presente che i docenti lo compilano nella maggioranza dei casi tramite BYOD. Inoltre, il prof. Diego Maggio si è mostrato da subito un grande sostenitore per lo sviluppo della rete informatica dell’Istituto. Precisiamo, inoltre, che il BYOD viene utilizzato dai docenti per la consultazione delle e-mail personali dove vengono inviate le circolari d’Istituto. Alcuni docenti esortano gli studenti all’utilizzo dei propri device in varie modalità, condividendo materiali come appunti, foto riguardanti assemblaggi di sistemi durante le attività di laboratorio, raccolta di relazioni e compiti, utilizzando sia risorse interne che esterne alla rete d’Istituto. È compito del team dell’innovazione diffondere la cultura dell’uso di nuove tecnologie nella didattica in modo capillare.
Com’è organizzata la rete?
Grazie alle risorse offerte nei vari anni da molteplici FESR e a risorse interne, disponiamo di una rete all’avanguardia sia in termini di copertura wireless, che in termini di connettività su rete LAN, ma in particolar modo ci distinguiamo nei servizi offerti ai docenti e agli studenti. Su GINS il sito di statistiche di traffico GARR, potete verificare anche voi stessi l’uso della rete da parte del nostro Istituto. Tutta la rete è cablata interamente al 1 Gbps con dorsali in fibra. In particolare per la didattica la rete è divisa in tre segmenti ognuno con dorsale in fibra propria e l’amministrazione è fisicamente separata (senza VLAN) anch’essa al Gbps con dorsale in fibra. Tutti gli apparati di rete sono fullmanaged (soluzione adottata Netgear).
Come vede la scuola tra 5 anni?
Una scuola sempre più connessa al web, con un uso sempre più esteso dei BYOD che potrebbe fare diventare obsoleto, nel giro di pochi anni, il concetto dell’attuale aula multimediale, per cui gli investimenti nella rete d’Istituto e nella connettività, a mio avviso, sono fondamentali per evitare di ritrovarsi impreparati negli anni futuri. Nella didattica, soprattutto nel settore elettrico- elettronico, la rete sta modificando gli scenari: la disponibilità di PLC (Programmable Logic Controller) connessi in rete, videosorveglianza via Ethernet e via web, Internet of Things, domotica porta a inevitabili aggiornamenti dell’offerta formativa e suscita negli allievi un sempre maggiore interesse.
Maggiori informazioni:
iismedi.gov.it
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.
Voto attuale:
Ultimi articoli in rubrica
-
di Matteo Massicci
-
di Mario Pireddu, Stefano Moriggi
-
di Elis Bertazzon
-
di Ufficio Stampa ENEA
-
di Ufficio Stampa INAF