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Nuove lenti gravitazionali prese nella rete … neurale

| Ufficio Stampa INAF | La voce della comunità

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#LaRicercaComunica

Come scovare in modo automatico le lenti gravitazionali sparse nell’universo? Xiaosheng Huang della University of San Francisco e il suo team ci ha provato addestrando una rete neurale artificiale.

Dopo averla installata sul supercomputer Cori del Lawrence Berkeley National Laboratory, le ha fatto svolgere un’attività di autoapprendimento e poi utilizzata con i dati della Desi Decam Legacy Survey. E qualcosa è rimasto impigliato nella rete: 335 nuove candidate lenti gravitazionali forti, fino a oggi sconosciute.

«Trovare questi oggetti è come trovare telescopi delle dimensioni di una galassia», dice David Schlegel del Berkeley Lab, coautore dello studio. «Sono potenti strumenti per lo studio della materia oscura e dell’energia oscura».

Ora si tratta di verificare, e questa volta il compito spetta a reti di neuroni umani, quali di queste candidate siano effettivamente lenti e quali no.
E l’analisi preliminare dice che almeno 60 hanno ottime probabilità di esserlo.

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