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La rivoluzione archeologica è alle porte
La rivoluzione archeologica è alle porte

Oltre i confini della scuola

| Marta Mieli | La voce della comunità

Articolo letto 2982 volte

Al Volterra Elia di Ancona la didattica è sempre più in rete

Con la partecipazione a progetti di robotica, al premio nazionale Scuola Digitale, a collaborazioni internazionali, imparare non è mai stato così stimolante.

Queste sono solo alcune delle attività intraprese dagli studenti dell'IIS Volterra Elia di Ancona dove da anni i docenti sono impegnati in un calendario didattico che prevede attività in aula ma anche partecipazione a numerose iniziative esterne.

Da oltre 10 anni collegato alla rete GARR, l’Istituto ha da sempre mostrato grande sensibilità nell’affrontare temi innovativi in ambito didattico. Dalle informazioni statistiche rilevate, si registra un elevato traffico di dati ad evidenza di un costante uso della rete all’interno della scuola.

Abbiamo chiesto al Prof. Marco Cantarini, Coordinatore del Dipartimento Elettronica-Elettrotecnica e della rete informatica di Istituto, di spiegarci meglio cosa è cambiato con il collegamento alla rete GARR e quali sono i maggiori utilizzi.

Prof. Cantarini, qual è l’impatto della rete nel vostro Istituto?

L’IIS Volterra Elia è stata una delle prime scuole a collegarsi alla rete GARR, la connettività con il tempo è andata sempre crescendo e oggi tutti gli studenti e docenti vi accedono liberamente attraverso un proprio account e un indirizzo email. Inoltre, abbiamo fornito a tutti gli studenti e docenti uno spazio di archiviazione personale accessibile anche da casa. Attualmente i numeri parlano di quasi 2000 persone collegate tutti i giorni alla rete: 1500 studenti e circa 350-400 docenti e staff.

Il prof. Marco Cantarini

Il prof. Marco Cantarini in una tavola rotonda durante Futura Ancona dello scorso novembre

Il collegamento a GARR ha rappresentato una svolta fondamentale anche per la disponibilità di banda in uscita necessari all’attività di e-learning. Internet con i sempre più numerosi strumenti che mette a disposizione per la comunicazione e la collaborazione tra le persone ha aumentato incredibilmente le possibilità di approcci flessibili per l’apprendimento. Le nuove tecnologie, infatti, permettono il superamento di ostacoli legati alla distanza ed ai tempi, per cui i ragazzi possono accedere, in modalità sincrona e asincrona, ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento ed in ogni luogo in cui esista una connessione. Attraverso la piattaforma e-learning Moodle installata, i docenti possono proporre tutti i materiali del programma attraverso appositi appunti, dispense, esercizi con le soluzioni, riferimenti ad indirizzi Internet, video, ecc. L’utilizzo dell’aula virtuale permette l’allargamento dell’aula fisica consentendo una maggiore ottimizzazione dei tempi e degli spostamenti sia degli allievi che dei docenti, che si possono incontrare connettendosi da qualsiasi luogo possa permettere un collegamento alla rete.

Perché è così importante poter contare su un’elevata disponibilità di banda?

Negli ultimi anni gestire i server interni è diventato sempre più difficile soprattutto per la difficoltà di ottenere un finanziamento per avere server adeguati. Da alcuni anni siamo passati al servizio cloud e in questo modo abbiamo migliorato molto la disponibilità di spazio ma aumentato la criticità della banda perché per poter accedere ai contenuti personali sia dei docenti che degli studenti che salvano i propri documenti e i propri lavori in rete, è necessario andare online. L’elevato traffico che si registra è dovuto anche a questo, tutti hanno un account (in questo caso Microsoft) appoggiato su un nostro server quindi abbiamo in un qualsiasi momento della giornata docenti e studenti che salvano il proprio materiale o vanno a recuperare i propri folder sulla rete. Tutti gli applicativi Office sono online e questo non fa che aumentare il traffico dei dati. Non manca poi qualche attività ludica, attività didattiche mostrate tramite Youtube, e anche questo ha contribuito ad aumentare il traffico.

Air Cloud

Air Cloud ha permesso alla scuola di vincere il Premio Scuola Digitale per la Regione Marche. È un prototipo di dispositivo per monitorare la qualità dell’aria nelle aule, capace in particolare di misurare la concentrazione di C02, il tasso di umidità e la temperatura

Come viene gestita la rete internamente e chi ne garantisce il corretto funzionamento?

Siamo riusciti a rimanere in connessione con GARR grazie ad un ponte radio, altrimenti la banda che si andava a gestire sarebbe stata insufficiente per i nostri utilizzi. Il ponte radio è stato realizzato con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche e ha una capacità di 100 Mbps simmetrici.

La tendenza è di mantenere soltanto alcuni servizi fondamentali all’interno della scuola come l’autenticazione degli accessi e demandare i servizi di archiviazione e gestione dei contenuti all’esterno.
Abbiamo una persona addetta alla supervisione generale, acquisti, strategie e operativamente un tecnico di laboratorio che con uno staff di colleghi si occupano del networking. Per gestire l’attuale complessità del sistema abbiamo acquistato un firewall sfruttando le occasioni che ci sono state offerte dai vari PON e finanziaenti nazionali.

La scuola è attiva in molte attività esterne, può parlarci di una in particolare?

Ci siamo appena aggiudicati il primo posto nella fase regionale del premio “Progetto Nazionale Scuola Digitale" con Air Cloud, un prototipo di dispositivo per monitorare la qualità dell’aria nelle aule, capace in particolare di misurare la concentrazione di C02, il tasso di umidità e la temperatura. Ci aspetta ora la partecipazione alla finale nazionale del premio indetto dal Miur.
Ci sono poi i progetti europei, infatti ha recentemente preso il via il nuovo progetto Erasmus+ EUWI – European Water Investigation, che vede coinvolte, oltre all’IIS Volterra-Elia, altre tre scuole europee. Gli studenti coinvolti saranno impegnati nello studio delle problematiche legate all’inquinamento delle acque, insieme ai loro colleghi europei. Il progetto avrà la durata di due anni.

Che scenario si immagina per il futuro?

Purtroppo c’è una tendenza all’outsourcing di risorse poiché la scuola non ha finanziamenti adeguati per gestire tutto internamente. Terremo all’interno solo quello che è essenziale come controllo e autenticazione, quello che si potrà sarà messo in cloud perché non abbiamo la possibilità di gestire hardware. Lo scenario che immagino è potenziare le connessioni e aumentare i servizi aumentando l’efficienza. Demandare fuori quello che è cloud e sistemi di archiviazione. In questa prospettiva il ruolo di una buona rete è sempre più determinante.
Per la didattica, arrivano nuovi docenti molto più avvezzi all’utilizzo degli strumenti digitali, i giovani insegnanti comprendono che un documento può essere visionato e corretto anche online senza stampare, quindi mi immagino che si andrà sempre più verso una didattica virtuale con docenti sempre più preparati per questo tipo di tecnologia.

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