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GARR-X: la rete c’è e si vede
| Giovanni Cesaroni, Carlo Volpe | Osservatorio della rete
L’attivazione dei collegamenti di dorsale a banda ultralarga permette agli utenti di accedere alla nuova rete con prestazioni eccellenti
Con la presentazione ufficiale dello scorso novembre, la rete GARR-X ha raggiunto la piena operatività: 8500 km di fibra, tra backbone e accesso, a disposizione del traffico delle oltre 500 sedi collegate. Per dare la valenza di questi numeri, è utile osservare l’evoluzione della rete GARR nel corso del tempo: una rete sempre al massimo della tecnologia e in grado di soddisfare a pieno le necessità degli utenti garantendo un accesso ai dati pervasivo, veloce e sicuro indipendentemente dalla collocazione geografica dei ricercatori.
Una rete senza colli di bottiglia
Con GARR-X, la proporzione tra capacità aggregata della dorsale e degli accessi è completamente ribaltata rispetto alla situazione precedente e rispetto a quanto solitamente viene fornito dalle reti commerciali. L’altissima capacità del backbone vuol dire che la rete è fortemente overprovisioned, ovvero non soggetta a saturazione anche in presenza di grandi volumi di traffico. Caratteristica di GARR-X è anche la sua grande scalabilità nel tempo e ciò permette agli utenti di potenziare, in futuro, la propria connettività.
Backbone
GINS è il sistema di monitoring della rete GARR e include gli strumenti per la diagnostica e il tracciamento dei problemi dell’infrastruttura di rete e dei servizi, i sistemi di acquisizione e visualizzazione delle statistiche di traffico e di reportistica. I dati sono disponibili sul sito: www.gins.garr.it
GARR-X ha visto un evidente salto tecnologico nella propria dorsale. Il grafico nella pagina seguente mostra la crescita della capacità aggregata del backbone: 68 Gbps nel 2005, 182 Gbps nel 2011, prima della migrazione a GARR-X, e il dato attuale di quasi 800 Gbps distribuito su tutto il territorio nazionale. Il dettaglio delle capacità dei singoli link, sia per il backbone che per gli accessi evidenzia la disponibilità di collegamenti a banda ultralarga della nuova rete. Con GARR-X, oltre il 50% dei collegamenti di backbone è di 10 Gbps o superiore, mentre nel 2011 questo valore era pari al 13%. Attualmente tutta la dorsale attuale vede link ad almeno 1 Gbps.
Accessi
Per gli accessi, l’evoluzione segue lo stesso trend: oltre l’80% della rete prevede collegamenti pari o superiori a 100 Mbps. La categoria più numerosa è quella dei link con capacità comprese tra 1 e 3 Gbps, che rappresentano il 45%. Se pensiamo agli obiettivi di Europa2020 di garantire entro il 2020 almeno 100 Mbps di banda per l’accesso alla rete delle utenze domestiche, si nota come la rete GARR sia già andata oltre rispetto a questa sfida. Anche l’evoluzione temporale degli accessi testimonia l’impatto di GARR-X. La capacità aggregata è più che raddoppiata rispetto alla rete precedente. Dal 2005 il valore è addirittura quasi 10 volte maggiore.
Una comunità che scambia dati di ricerca
Come è noto, l’utilizzo di infrastrutture digitali è in continua crescita e la quantità di dati che essa trasporta è sempre più alta. Negli ultimi 8 anni il volume totale mensile sulla rete della ricerca è passato da circa 500 Terabyte (TB) ad oltre 11.000 TB. Ovvero circa 22 volte di più! In tutto il 2012 il volume di traffico degli utenti della rete è stato pari a 106 Petabyte. Nel dettaglio, è interessante osservare come il traffico di ricerca internazionale generato dagli utenti rappresenti la voce più rilevante avendo sorpassato già dal 2010, e definitivamente dal 2011 con la migrazione a GARR-X, il traffico verso Internet. D’altra parte con la nuova infrastruttura di rete, la capacità aggregata dei collegamenti dedicati per la ricerca internazionali è attualmente di circa 140 Gbps, con link multipli verso la rete GÉANT e altre reti della ricerca europee.
Per maggiori informazioni:
www.garr.it/garr-x
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