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L'arrivo di GARR-X visto dall'APM
| Stefano Zani, Mauro Morsiani, Franco Tinarelli | Osservatorio della rete
PoP di Bologna presso INFN-CNAF
a cura di Stefano Zani
Il PoP GARR presso il CNAF è il più rilevante in termini di connessioni fisiche, di apparati trasmissivi in grado di accendere centinaia di Lambda a 10 o 100 Gbps e di numero di porte sugli apparati di routing e switching in esso ospitati. Sono passati più di 20 anni da quando nella sala macchine del CNAF erano istallati i principali apparati della rete INFNet poi evoluta in GARR.
L’entusiasmante cavalcata tecnologica che ci ha portato dai link a 64 Kbps ai 100 Gbps di GARR-X ha avuto come fattori motivanti le incredibili sfide scientifiche, principalmente nel campo della fisica particellare ed astroparticellare, e la rete ha sempre costituito la linfa vitale per l’evoluzione delle meravigliose tecnologie applicative che si sono sviluppate dal World Wide Web al Cloud passando per le Griglie Computazionali, strumenti che hanno certamente modificato il modo di fare ricerca ma non solo. Oggi il POP GARR presso il CNAF, fornisce direttamente connettività al TIER1 italiano di LHC e dà vita a migliaia di server di calcolo e centinaia di Petabyte di storage. Queste dotazioni permettono la partecipazione al più grande sistema di calcolo organizzato del pianeta, il Worldwide LHC Computing Grid. Il POP collega tutti i principali enti di ricerca della regione oltre alla più antica università del mondo (l’Alma Mater Studiorum di Bologna), il CNR, l’INAF con il suo radiotelescopio di importanza internazionale (Croce del Nord), l’ENEA ed il CINECA.
Il PoP di Bologna presso CINECA
a cura di Mauro Morsiani
CINECA è connesso alla rete GARR fin dai tempi della costituzione della rete stessa; i circuiti di collegamento si sono pertanto via via evoluti, in termini di banda e tecnologia, fino alla configurazione attuale: due link a 1Gbps attestati sul PoP GARR di Bologna Morassutti, un link di backup 100 Mbps sul PoP di Milano Colombo e un link dedicato a 10 Gbps Ethernet con GÉANT per il progetto PRACE. Gli apparati del PoP GARR-X sono stati installati presso la sala reti del CINECA, già predisposta con adeguati impianti di condizionamento, alimentazioni ridondate e vicinanza alle attestazioni dei collegamenti in fibra ottica, richiedendo di conseguenza ridotti interventi a livello impiantistico. Il nuovo PoP, attivato a inizio 2013 e a sua volta rilegato sui due PoP di Bologna presso il CNAF e il CNR/INAF, è abilitante per diversi nuovi scenari, a partire dall’aumento di banda a 10 Gbps per la connettività del CINECA, alla possibilità di un collegamento diretto con CILEA e CASPUR in funzione della fusione fra i tre consorzi attualmente in corso, alla realizzazione di circuiti diretti con atenei e centri di ricerca per la partecipazione a progetti con particolari esigenze di rete. Inoltre sono ora possibili collaborazioni in ambito di disaster recovery, business continuity e mutuo soccorso.
Il PoP di Bologna presso il CNR/INAF
a cura di Franco Tinarelli
È attivo da alcuni mesi il PoP GARR all’interno dell’Area della ricerca CNR/INAF di Bologna. Cinque armadi più o meno pieni di elettronica e alimentatori, chiusi in una stanza a temperatura controllata e un impianto elettrico ridondato la cui realizzazione, fa invidia alla stratificazione geologica dei carotaggi dell’Istituto di Geologia Marina che ha gentilmente fornito il locale. Tutto funziona perfettamente, tanta fibra e tanti dati in transito, un collegamento a 1 Gbps per l’Area di Ricerca, un collegamento a 10 Gbps tra l’Istituto di Radioastronomia e le proprie antenne nella campagna di Medicina (BO), tante lucette colorate che esercitano sempre un grande fascino quando spegni la luce per uscire dopo un intervento e un rumore da jet in eterno decollo. Cambiando cappello, da “retaiolo” e APM del GARR ad informatico di un ente di ricerca, sono subito evidenti i benefici che si possono trarre da una vera e propria killer application: la correlazione in tempo reale delle osservazioni radioastronomiche. Il primo esperimento con il dBBC, l’apparato che converte i segnali radio in dati digitali, ci ha permesso di provare la rete con un flusso UDP da 4Gbps. La prima idea di come sfruttare la piena potenza della rete GARR-X è quella di immaginare lambda dedicate che portano i dati dei dBBC delle antenne al correlatore, come si intende fare con il modernissimo SKA. I colleghi del CNR e dell’INAF stanno intanto sperimentando un altro utilizzo: sfruttare la fibra per misurare tempo e fare sincronizzazioni con precisione di 100 picosecondi.
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