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Simmetria e bidirezionalità: il ruolo della rete della ricerca
| Claudio Allocchio | La voce della comunità
Per fare sperimentazioni come quella del concerto a distanza del Conservatorio Tartini di Trieste c’è bisogno non solo di banda larga ma anche di una connettività simmetrica e bidirezionale.
A cura di Claudio Allocchio, GARR
In coerenza con l’idea originale di Internet di scambiare informazioni tra due utenti che sono alla pari, la connettività fornita dalle reti della ricerca rende disponibile la stessa capacità di banda in upstream e downstream, a differenza dei collegamenti commerciali che offrono una banda relativamente ampia per scaricare contenuti, ma molto esigua quando si tratta di metterne a disposizione: non è un caso che la A di ADSL significhi “Asymmetric”. Al contrario, le reti della ricerca sono pensate perché gli utenti “facciano cose” sulla rete e non siano solo degli spettatori passivi.
Nel caso del workshop concertistico tra Trieste e Parigi, ad esempio, entrambi i pianisti ricevevano e spedivano informazioni allo stesso tempo.
Teresa Trevigian a Parigi e Flavio Zaccaria a Trieste, il duo pianistico di fama internazionale ha suonato a distanza partiture di Bach e Reger
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