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il filo
| Claudia Battista | Editoriali
Cari lettori e lettrici,
Il tema centrale di questo numero è la sicurezza, declinata in molteplici ambiti: dal ruolo delle nuove normative europee, alla protezione di dati e infrastrutture con monitoraggio continuo e rilevamento proattivo delle minacce, passando per l’attenzione alla catena degli approvvigionamenti (o supply chain) e alla ricerca su tecniche di intelligenza artificiale per identificare falsi contenuti video o immagini (deepfake).
L’attenzione alla supply chain è diventata cruciale: la vulnerabilità di un singolo fornitore, infatti, può compromettere intere infrastrutture, come dimostrato da episodi globali come il caso SolarWinds e il recente attacco a Ivanti. La normativa europea, con la direttiva NIS2 e il Cybersecurity Act, punta a rafforzare la protezione lungo tutta la catena, introducendo standard più rigorosi e misure proattive per mitigare i rischi. In questo contesto, la crescente diffusione di immagini sintetiche e contenuti manipolati creati con l’AI generativa rappresenta una nuova sfida che aumenta il rischio di disinformazione e frodi. In tutto ciò il fattore umano resta cruciale, sia come punto debole della sicurezza sia come opportunità per rafforzare la resilienza e per questo è fondamentale accrescere la consapevolezza e le competenze.
Riguardo le infrastrutture, il Piano Triennale di GARR pone l’accento su un ecosistema digitale indipendente e sostenibile, capace di supportare la ricerca italiana ed europea. La visione include interventi su scala nazionale e internazionale, come lo sviluppo di reti sottomarine nel Mediterraneo e connessioni ad altissime prestazioni per centri di supercalcolo.
Queste infrastrutture non solo migliorano la capacità di elaborazione dei dati, ma abilitano applicazioni scientifiche avanzate, dal sensing su fibra ottica alla distribuzione di chiavi quantistiche.
Grazie a tecnologie come LoLa, poi, dimostriamo ancora una volta come sia possibile abbattere le barriere geografiche, creando un ponte tra istituzioni culturali e accademiche come quello tra il Conservatorio Tartini di Trieste e la Academy of Arts di Novi Sad in Serbia.
Un ponte per le competenze, invece, è quello costruito dal progetto Skills4EOSC, coordinato da GARR, che sta creando una rete europea di competence centre per sviluppare competenze nell’Open Science e nella gestione FAIR dei dati. Questi centri agiscono come nodi chiave per la formazione e la condivisione di buone pratiche, sostenendo una visione unitaria e inclusiva per la scienza aperta in Europa.
Sul tema dell’autonomia digitale e la capacità della comunità della ricerca di produrre innovazione, Massimo Carboni, CTO di GARR, sottolinea l’importanza di essere protagonisti dello sviluppo delle nuove tecnologie dell’Intelligenza Artificiale, in modo da sfruttarne il valore senza però delegare il potere decisionale ai giganti tecnologici che dominano il mercato.
E sempre riguardo la sovranità tecnologica, il dibattito sul prossimo Programma Quadro europeo FP10 ci invita a riflettere sull’importanza della ricerca e innovazione come motori della competitività europea.
Questo e molto altro dalla rete nazionale della ricerca e dell’istruzione.
Buona lettura
La direttrice GARR
Claudia Battista
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