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Sostenibile e pulito: l'agro-alimentare innova rinnovandosi
| Maddalena Vario | Caffè scientifico
a colloquio con Nicola Colonna, Agronomo dell'ENEA
Sappiamo che il progetto SINERGIA opera nell’ambito della riduzione di consumi energetici per le piccole e medie imprese che lavorano nel settore agro-alimentare. In che contesto si inserisce?
Il progetto SINERGIA ha l’obiettivo generale di stimolare la cooperazione tra territori per trasformare lo spazio del Mediterraneo in una regione competitiva a livello internazionale, assicurando crescita e occupazione, oltre a promuovere la coesione territoriale e la tutela ambientale in una logica di sviluppo sostenibile.
Più nello specifico ha l’obiettivo di trasferire modelli di efficienza energetica che consentano alle PMI del settore agro-alimentare dell’area mediterranea di ridurre i propri consumi energetici attraverso l’introduzione di tecnologie innovative sia di processo che di generazione dell’energia comprese le fonti di energia rinnovabili.
Nicola Colonna
ENEA
Agronomo
Unità tecnica UTAGRI Sviluppo sostenibile ed Innovazione del Sistema Agroindustriale
Quali attività porta avanti il progetto?
Il progetto, che vede coinvolti 6 Paesi europei, affiancando istituti di ricerca, federazioni di categoria e centri di trasferimento tecnologico, ha in corso tre diverse attività che vedono la rete come strumento di connessione, diffusione e libero accesso alle informazioni relative alle tecnologie, alle migliori pratiche ed alle esperienze innovative nel settore energetico applicato al settore della trasformazione e produzione del cibo. In particolare le attività sono:
- la creazione di un database europeo aperto, relativo alle tecnologie più innovative per l’efficienza energetica applicate ai diversi settori produttivi e alle tipologie di aziende operanti nel comparto agroalimentare;
- l’implementazione di una piattaforma web, che agisca da Sistema di supporto alle decisioni (DSS-Decision Support System) e consenta ad una impresa di verificare e valutare in maniera autonoma i propri consumi energetici ed identificare ed attuare strategie di intervento mirate per migliorare l’efficienza energetica;
- la creazione di un atlante che consenta di identificare geograficamente sia le aziende che hanno già introdotto innovazioni e costituiscono pertanto i migliori esempi, sia la rete degli help desk locali (camere di commercio, agenzie per l’energia, sportelli per l’innovazione, centri di consulenza pubblici) ove le aziende possano trovare informazioni in merito a finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione e le soluzioni tecnologiche per il miglioramento delle performance energetiche.
Questi strumenti, in corso di sviluppo, devono consentire alle imprese di avere un accesso facile e guidato al patrimonio di informazioni, in parte già disponibili, ma che a causa della lingua, del livello di dettaglio, della dispersione e della diversa qualità dei dati non sono di immediata fruibilità nel vasto contesto del web. La rete costituisce una sistema connettivo capillare, rapido e affidabile sul quale costruire sistemi di knowledge transfer sempre più complessi e strutturati. Ed il progetto si affida a questo strumento per raggiungere platee di imprese distribuite sul territorio e poco connesse tra di loro.
Quali sono i risultati raggiunti sino ad ora?
Coordinato dall’ENEA, il progetto europeo per l'efficienza energetica nell'agroalimentare SINERGIA (Miglioramento dell’efficienza energetica attraverso il trasferimento di innovazione alle PMI dell’area mediterranea), è iniziato nell’ottobre del 2013 con il coinvolgimento di altri otto partner provenienti da Spagna, Francia, Slovenia, Croazia, Grecia e Albania. Il progetto è cofinanziato con circa 2 milioni di euro dalla Commissione europea nell’ambito del Programma di cooperazione transnazionale MED, Europe in the Mediterranean.
www.sinergia-med.eu
Il primo prodotto, recentemente rilasciato dal consorzio di progetto SINERGIA è FET (Food Energy Technology database), un repository di informazioni strutturate ove trovare, per ciascun settore produttivo ma anche per processo produttivo (cottura, pastorizzazione, essiccazione, refrigerazione) e per servizio (illuminazione, raffrescamento, riscaldamento aria compressa), le migliori tecnologie ed esperienze. Un sistema online che, da una parte consente ad utenti diversi di consultare, selezionare, scaricare informazioni, ma anche accedere ad altre fonti qualificate, dall’altra è aperto alla collaborazione di personale esterno qualificato per ricevere contributi circa esperienze o tecnologie. Un flusso in ingresso e in uscita controllato e garantito dai partner coinvolti attraverso specifiche funzionalità di moderazione e controllo delle informazioni presenti.
FET costituisce il primo passo di un percorso che si concluderà con lo sviluppo di un sistema di aiuto alla autodiagnosi energetica, dedicato alle imprese, per creare una aumentata consapevolezza circa i risparmi ed i benefici ottenibili dalla innovazione delle tecnologie oggi disponibili. Il sistema vuole aiutare a identificare le tecnologie più adatte in relazione allo specifico ambito e processo produttivo ed agli indicatori di performance del check-up energetico. Nello stesso ambito si trovano altri prodotti e servizi, sviluppati in altri progetti europei e nazionali, cui l’ENEA partecipa, che si affidano alla logica della rete per raggiungere le imprese e diffondere informazioni e conoscenze sulle potenzialità di reimpiego dei prodotti di scarto agroalimentari, sul dimensionamento di impianti di generazione di energia e sulla disponibilità di servizi a valore aggiunto che gli stessi enti di ricerca possono offrire al sistema produttivo nazionale ed europeo.
ENEA può generare contenuti dedicati alle imprese grazie alla connettività simmetrica della rete della ricerca
Le piccole imprese, spesso di natura familiare o prive di specifiche competenze ed abilità tecniche, hanno difficoltà di accesso a informazioni imparziali, non dirette a fini commerciali, così come hanno bisogno di capire se una innovazione di processo o di prodotto sia realmente idonea e adatta al loro specifico ambito produttivo e devono valutare la natura e la tipologia dell’investimento.
Le imprese tradizionalmente svolgono questa attività tramite specifiche consulenze o sistemi tradizionali, dalla partecipazione a fiere o eventi di settore al passaparola e l’imitazione che tanto peso hanno ed hanno avuto nella crescita dei nostri distretti produttivi. La rete può potenzialmente mettere a disposizione le informazioni, per loro natura disperse ed eterogenee per forma e contenuti, in un modo ordinato ed accessibile tramite sistemi di aggregazione delle risorse digitali quali database settoriali ma può anche fornire servizi a valore aggiunto come il supporto alle imprese nell’identificare quali tecnologie siano più adatte, quali siano i livelli di investimento richiesti ed i miglioramenti o benefici possibili.
ENEA diventa quindi un nodo nevralgico generatore di contenuti dedicati alle imprese?
Sì, e questo grazie alle caratteristiche della rete della ricerca che fornisce una connettività simmetrica e bidirezionale ovvero stessa banda in upstream e downstream, dando agli utenti la possibilità di generare contenuti liberi dalle logiche commerciali e di non essere quindi solo spettatori passivi. Per fare questo l’ENEA ha competenze specifiche aggregate in una unità ICT che offre servizi di hosting ai prodotti che i ricercatori stessi dell’ENEA sviluppano nell’ambito di specifici progetti
agINFRA
Infrastruttura digitale di ricerca per l’accesso e l’utilizzo dei dati relativi all'agricoltura
Approvato nell’ambito del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea con la finalità dello sviluppo di metodi innovativi per la gestione di banche dati e di ricerca in agricoltura, il progetto agINFRA (A Data Infrastructure to support agricultural scientific communities) vede come capofila l'Universidad de Alcala (Spagna), mentre in Italia i partecipanti sono l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la FAO. Inoltre come partner dell’INFN è coinvolto anche il CRA, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. Attraverso questa struttura, i vari partner permetteranno l’accesso alle loro banche dati e potranno a loro volta consultare quelle degli altri utenti, eseguire programmi, senza necessariamente scaricare i dati di interesse e, volendo, potranno utilizzare software di altri utenti. Si tratta di un ambiente di lavoro che permette di far interagire dati di più utenti e di elaborarli utilizzando grandi volumi di memoria, di collegare i dati presenti in varie parti del mondo e di elaborarli senza la necessità di scaricarli. All’utente è richiesta l’iscrizione al sistema e viene fornita una chiave di autenticazione per l’accesso.
Ad oggi, tra i risultati principali raggiunti dal progetto vi sono:
- la realizzazione del Webgis SISI (Soil Information System of Italy): aginfra-sg.ct.infn.it/webgis/cncp/public
- la creazione del vocabolario dei principali concetti pedologici in accordo con la direttiva INSPIRE (INfrastructure for SPatial InfoRmation in the European community), per la creazione di Infrastrutture nazionali per l’informazione territoriale e del monitoraggio ambientale
- l'adozione del protocollo RDF per la divulgazione dei dati pedologici del CRA come Linked Open Data: aginfra-sg.ct.infn.it/ rdf/cncp
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