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Automobili connesse? Attenzione agli hacker
| Ufficio Stampa CNR | La voce della comunità
#LaRicercaComunica
Sviluppato in via dimostrativa dai ricercatori del Cnr-Iit un exploit informatico in grado di manomettere le funzionalità di un auto connessa, usando la backdoor di un autoradio collegata ad Internet.
L’exploit, denominato Candy Cream, è in grado di manomettere la chiusura centralizzata, aumentare i giri del motore segnalati dal tachimetro, azionare i tergicristalli e le frecce di emergenza. Sviluppato dai ricercatori del Cybersecurity Lab dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr, Gianpiero Costantino e Ilaria Matteucci, l’exploit, può essere eseguito via radio. “Vulnerabilità come queste –spiegano i ricercatori – dimostrano quanto sia importante investire in cybersicurezza: in particolare per un settore come quello delle auto connesse, che cresce il 45% ogni anno e punta a raggiungere nel 2020 il 100% delle vetture vendute”. Ma come difendersi da questi attacchi? “Abbiamo appena sviluppato un protocollo per rendere le comunicazioni interne alle auto sicure. Si chiama Toucan – ed è già stato pubblicato su diversi articoli scientifici”.
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