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INAF :: Il futuro del supercalcolo europeo si chiama EuroExa
| Marco Malaspina | La voce della comunità
#LaRicercaComunica
Un primo prototipo per un’infrastruttura di supercalcolo tutta europea, sia per design sia per tecnologia.
È l’obiettivo di EuroExa, progetto finanziato con 20 milioni di euro nell’ambito del programma di ricerca H2020, e appena lanciato dalle sedici istituzioni europee che vi partecipano, tra cui l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) in Italia. Le istituzioni del consorzio EuroExa si sono incontrate al Supercomputer Centre di Barcellona per sancire l’inizio del progetto EuroExa e segnare, nel contempo, la loro partecipazione allo sviluppo di dimostratori di sistemi di calcolo paralleli scalabili fino all’exaflops, capaci cioè di eseguire un miliardo di miliardi di operazioni aritmetiche al secondo. I fondi messi a disposizione del progetto serviranno a sviluppare e implementare un sistema di elaborazione basato sulla tecnologia Arm con acceleratori computazionali implementati su Fpga Xilinx Ultrascale+ di nuova generazione.
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