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Human Technopole

Ricercatori da tutto il mondo: nasce Human Technopole

| Marta Mieli | La voce della comunità

Articolo letto 1534 volte

Il nuovo polo di eccellenza italiano per una scienza collaborativa e all’avanguardia

foto di Daniel Anderson

Daniel Anderson, IT Manager presso lo Human Technopole

Al centro del progetto Mind (Milano Innovation District), nell’area di Expo 2015, è sorto un polo di eccellenza della ricerca scientifica biomedica, lo Human Technopole (HT), il nuovo istituto italiano di ricerca per le scienze della vita. Un centro aperto e collaborativo che promuove l’innovazione nel settore sanitario e mira a migliorare il benessere e la salute delle persone.
Un progetto ambizioso e lungimirante che vedrà la collaborazione di ricercatori da tutto il mondo portando valore aggiunto all’ecosistema della ricerca scientifica italiana ed europea.
Per saperne di più, abbiamo intervistato l’IT Manager del prestigioso Istituto, Daniel Anderson.

Un progetto ambizioso e lungimirante che vedrà la collaborazione di ricercatori da tutto il mondo

Quali sono le principali attività di Human Technopole?

Human Technopole è un istituto di ricerca per le scienze della vita. A regime sarà un centro alla pari di altri grandi hub europei: gli istituti Max Plank in Germania o il Francis Crick a Londra nel Regno Unito. Si tratta di una novità per il panorama della ricerca italiana che ci auguriamo possa rafforzare la comunità scientifica nazionale, valorizzando e portando valore aggiunto alle tante eccellenze già presenti in Italia. La ricerca di Human Technopole adotta un approccio globale ed interdisciplinare allo studio della biologia umana. Avremo a disposizione strumenti e tecnologie all’avanguardia che verranno condivise e messe a disposizione anche di ricercatori esterni ad HT. Infine, avremo un forte focus sulle attività di formazione: workshop, seminari e opportunità di training avanzato per formare la prossima generazione di ricercatori.

Logo Human Technopole

Strategia 2020-2024

I principali obiettivi scientifici:

  • valutazione di fattori di rischio e protettivi che influenzano lo sviluppo di determinate malattie;
  • identificazione di nuovi bersagli e biomarcatori;
  • sviluppo di nuove terapie e comprensione meccanicistica di gruppi di malattie;
  • promozione di opportunità di formazione interna ed esterna per i giovani scienziati;
  • impegno verso la comunità italiana di ricerca per identificare aree di cooperazione e sinergia;
  • assunzione di un ruolo attivo nella comunicazione della scienza per spiegare il valore aggiunto del lavoro svolto da HT.

Iniziative strategiche:

  • iniziative genomiche per approfondire la conoscenza della diversità genetica e di predisposizione alle malattie da parte della popolazione italiana;
  • profilazione longitudinale degli organoidi cerebrali ad alto rendimento per la de-convoluzione delle malattie dello sviluppo neurologico;
  • uso dell’apprendimento automatico per analisi dati relativi alle tessere sanitarie nazionali.
Il Campus Human Technopole visto dall’alto

In che modo si intende stimolare la collaborazione tra ricercatori, valorizzare e diffondere la cultura scientifica?

Human Technopole vuole essere un hub al servizio della ricerca scientifica del Sistema Paese. Le nostre infrastrutture e gli strumenti all’avanguardia presenti nelle facility dell’Istituto saranno a disposizione dei ricercatori italiani e stranieri. Si potrà fare domanda per accedere alle nostre strutture e utilizzare le tecnologie a disposizione per portare avanti il proprio progetto di ricerca.
L’infrastruttura tecnologica e digitale sarà uno strumento fondamentale per garantire che i nostri servizi siano aperti anche a utenti esterni ad HT e facilitare la collaborazione e la condivisione di dati ed informazioni con altri enti di ricerca, università ed istituti.

È necessario implementare un data governance framework che consenta di trattare i dati in completa sicurezza

Per comprendere i meccanismi alla base di diverse malattie si dovranno sfruttare, oltre alle più moderne tecnologie, una grande quantità di dati biologici, clinici e socioeconomici a disposizione. Come può la Rete GARR aiutare in questo processo?

Acquisire e condividere grandi quantità di dati da e verso la nostra infrastruttura ICT è un aspetto importante dell’ambizione di Human Technopole di diventare un fornitore di servizi incentrato sui dati per le scienze della vita. Essere parte della rete GARR, che rientra nella più ampia rete paneuropea di ricerca e istruzione GÉANT, permette ai nostri collaboratori di avere accesso a una connessione rapida e solida dentro e fuori i confini europei. Questo è un aspetto fondamentale perché il mondo della ricerca scientifica non conosce confini ed è frutto della collaborazione tra ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

Quali saranno i principali usi della rete?

La rete ci permetterà innanzitutto di fornire una connessione internet a tutto il campus di Human Technopole, che a regime occuperà una superficie di oltre 30.000 mq. Utilizzeremo inoltre la rete GARR per fornire alla comunità esterna un accesso ai nostri servizi interni. I nostri ricercatori sono già al lavoro per costruire e fornire strumenti alla comunità scientifica, creando interfacce facili da usare per gestire calcoli e dataset complessi in più discipline. La nostra previsione è che una grande quantità del nostro traffico di rete sarà dedicato al supporto di questi servizi. Infine, grazie alla connessione GARR, l’infrastruttura che stiamo allestendo internamente per gestire i flussi di lavoro di elaborazione dati sarà messa a disposizione di utenti esterni.

A quali servizi GARR siete maggiormente interessati?

Oltre alla connessione di rete fornita da GARR, stiamo già utilizzando il servizio eduroam per permettere al nostro personale di autenticarsi tramite un SSID eduroam quando si trova nei pressi di altri istituti o università (e viceversa permettere a chi visita HT di collegarsi tramite eduroam). Lavoreremo per ampliare l’uso del servizio di identità federata di GARR e l’uso di IDEM per l’autenticazione da e verso determinati servizi. Inoltre, abbiamo recentemente completato la scansione delle vulnerabilità per avere una panoramica iniziale del livello di sicurezza dei servizi esterni e continueremo a usufruirne per migliorare la sicurezza della nostra rete. In futuro potremo pensare anche di valutare l’offerta cloud di GARR che potrebbe diventare rilevante per Human Technopole per supportare specifici progetti e flussi di lavoro.

Quali sono le sfide ICT più difficili da affrontare nel vostro ambito di ricerca: cybersecurity, gestione dei dati?

Human Technopole è un istituto di ricerca e la nostra missione è migliorare la salute e il benessere dei cittadini. Una risorsa chiave per poter perseguire questo importante obiettivo è la possibilità di avere accesso a dati sanitari e di popolazione che permettano di condurre progetti su larga scala. Affinché questo sia possibile è cruciale costruire una struttura ICT sicura, dal punto di vista logico e da quello fisico. È necessario implementare un data governance framework che consenta di trattare i dati in completa sicurezza e di ricevere le necessarie autorizzazioni dalle Autorità competenti. È una sfida complessa che combina aspetti tecnologi, organizzativi e di diritto dei dati ed è la nostra più grande priorità dal punto di vista dell’infrastruttura ICT a supporto della missione dell’Istituto.

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