Skip to main content
Il futuro open e sostenibile di Internet
Il futuro open e sostenibile di Internet

A Firenze, enti diversi si danno la MAN

| Marta Mieli, Carlo Volpe | Osservatorio della rete

Articolo letto 5716 volte

La rete metropolitana di Firenze come esempio di rete capillare ed affidabile che raggiunge molte realtà scientifiche e culturali della città

Sono trascorsi quasi 6 anni da quando abbiamo presentato su queste pagine l’esperienza della rete metropolitana della città di Firenze realizzata da parte del Comune e dell’Università. Un’iniziativa nata nel 2009 che ha consentito, grazie alla collaborazione con GARR, di interconnettere al sistema mondiale delle reti della ricerca le maggiori realtà scientifiche e culturali presenti sul territorio.

La disponibilità di banda potrà accrescere con estrema flessibilità in futuro anticipando spesso le esigenze degli utenti

Si tratta di una rete che vede le sedi universitarie quali nodi cruciali dell’anello metropolitano e che, nel corso degli anni, ha esteso la copertura in fibra ottica in larga parte della città. Oggi la rete metropolitana connette capillarmente i principali poli scientifici, della ricerca, dell’istruzione e della cultura presenti a Firenze con oltre 50 km di fibra ottica.

Proprio grazie alla maggiore diffusione sul territorio, è stato possibile aumentare il numero di sedi connesse in rete ad elevatissime prestazioni e potenzialità: attualmente sono 25 gli istituti collegati. Tra questi, troviamo biblioteche, università, musei, scuole, nonché la sede dell’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio Cherubini, l’osservatorio astronomico e l’Archivio di Stato.

Rispetto agli inizi della collaborazione, è stata incrementata la capacità della banda d’accesso dell’Ateneo alla rete GARR che è stata potenziata da 1 a 20 Gbps, collocando quella di Firenze fra le prime università italiane. Ma i benefici non sono solo per l’università: oggi tutte le sedi hanno un collegamento in fibra ottica con una capacità minima pari a 100 Mbps.

Una rete in evoluzioneSe la disponibilità di banda è cresciuta nel corso di questi anni, grazie ai collegamenti in fibra ottica, potrà farlo ancor di più in futuro con estrema flessibilità seguendo, e spesso anticipando, le esigenze degli utenti. I punti di accesso alla rete GARR sono stati raddoppiati per dare maggiore protezione e garantire un doppio percorso geograficamente distinto. I due PoP di backbone sono ospitati presso il Campus dell’Università di Firenze a Sesto Fiorentino e presso il Rettorato a Piazza San Marco. I collegamenti sono stati progettati con grande attenzione alle caratteristiche di ridondanza e resilienza. Tutti i quattro PoP ospitati presso sedi dell’Università hanno almeno due distinti collegamenti fra di loro. Completa l’infrastruttura cittadina un sesto PoP ospitato presso una sede del Comune di Firenze.

La connessione a GARR ha portato indubbi vantaggi anche facendo il paragone con l'offerta di operatori privati

L’accordo di collaborazione tra GARR, Università e Comune di Firenze, recentemente rinnovato fino al 2020, rappresenta un esempio di interconnessione non solo tecnologica, ma anche in termini di strategia sul territorio, con l’obiettivo di portare agli utenti risorse e servizi di rete: servizi cloud, supercalcolo, storage e big data, teledidattica ed e-learning, multimedialità, arti visive e performance musicali, teatrali e coreutiche e molto altro.

Le parole di alcuni utenti connessi in rete sono la testimonianza della lungimiranza che le istituzioni culturali e la pubblica amministrazione hanno avuto per poter oggi disporre, grazie alla sinergia messa in campo, di una infrastruttura di alto livello che nel futuro potrà estendere i suoi vantaggi anche ad altri enti che intendono sfruttare le potenzialità della rete.

“La collaborazione con il GARR è storica, nasce quando le reti erano ancora agli albori” afferma l’ing. Valerio Raggi, Network Engineer dell’Istituto Universitario Europeo. “Essendo il nostro un istituto di studio e ricerca, abbiamo sempre creduto nell’importanza di essere connessi al sistema delle reti della ricerca. Nel corso degli anni, ed in particolare grazie all’accordo tra GARR, Comune e Università, abbiamo potuto espandere la nostra rete connettendo tutte le nostre sedi alla rete GARR con una banda di altissima qualità e capacità. La rete GARR rappresenta per noi uno strumento importante per agevolare lo svolgimento delle attività in ambito accademico. Gli usi maggiori della rete riguardano la parte di pubblicazioni e scambio di materiale bibliografico. Il nostro Istituto si compone di 4 dipartimenti (storia, legge, scienze politiche ed economia), lo scambio di informazioni e materiale diventa elemento fondamentale per il corretto svolgimento delle attività. Per il nostro istituto che ha una forte connotazione internazionale” conclude Raggi, “la connessione a GARR ha portato indubbi vantaggi, anche paragonando l’offerta di partner commerciali quali operatori privati”.

Per l'accademia di Firenze era fondamentale un collegamento a internet veloce ed efficiente, anche per stimolare lo scambio di esperienze con le accademie di tutto il mondo

Parlando di Firenze non può mancare l’attenzione verso la comunità dei beni culturali. Attualmente fanno parte della rete la Biblioteca Nazionale Centrale e altre biblioteche statali storiche, l’Archivio di Stato, il Polo Museale Fiorentino e altri istituti culturali di rilevanza internazionale. Anche in questo settore l’aspetto della formazione e della ricerca riveste un ruolo fondamentale e tra gli enti connessi troviamo l’Accademia di Belle Arti di Firenze, una tra le più importanti d’Italia e tra le più antiche accademie pubbliche al mondo. Abbiamo chiesto al suo Presidente, il professore Luciano Modica, come è nata l’esigenza di interconnettere l’istituto e quali prospettive immagina per il futuro. “GARR non offre soltanto altissima velocità di connessione ed elevata tecnologia ma è anche una comunità di persone che facilita scambi multidisciplinari”, afferma Modica. “Ovviamente l’Accademia di Belle Arti non è un dipartimento scientifico e non ha le esigenze tipiche dei grandi consumatori di connessione e di calcolo. A me premeva offrire ai circa 100 docenti, 1200 studenti e al personale amministrativo un collegamento a Internet significativamente veloce ed efficiente, anche per stimolare lo scambio di esperienze con le Accademie di tutto il mondo, per favorire la sperimentazione nelle arti visive con i nuovi strumenti che l’informatica e la rete rendono disponibili, per digitalizzare l’amministrazione e l’organizzazione, per offrire un accesso rapido alle informazioni e alle immagini di alta qualità, quest’ultimo aspetto particolarmente importante in un’Accademia come la nostra”. Luciano Modica ha sempre creduto nelle potenzialità della rete, anche quando questa era ancora riservata ad un numero ristretto di utenti. “Posso dire di essere stato, a metà degli anni ’90, uno dei pionieri dell’evoluzione della rete GARR, della cui organizzazione sono stato anche uno dei fondatori e, sia pure per un periodo brevissimo, il presidente”, ci racconta. “Quando, nel 2012, ho ricoperto l’incarico di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, è stato naturale chiedere di potenziare il collegamento a GARR in fibra ottica. Grazie all’efficienza del GARR, abbiamo raggiunto l’obiettivo in tempi rapidi e, successivamente, abbiamo così potuto realizzare un’aula informatica con 20 computer cablati in rete. Inoltre, è in corso la procedura per dotare l’Accademia di una rete WiFi efficiente che sia disponibile in tutti i locali dell’antico e bell’edificio di origine trecentesca che è la nostra sede”.

Le potenzialità e i vantaggi della rete non sono solo per l’Accademia ma assumono un valore maggiore se vengono condivisi. È quanto ci tiene a sottolineare Modica: “siamo riusciti a coinvolgere altre istituzioni statali dell’alta formazione e della ricerca in campo artistico come il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini e il Museo Galleria dell’Accademia, che è in corso di attivazione. In questo modo, la connessione in fibra permette di fare un deciso balzo tecnologico a vantaggio di tutti quelli che operano in questo settore”.

Schema del test intercontinentale basato sul paradigma SDN

Schema del test intercontinentale basato sul paradigma SDN.

Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere!
Dai un voto da 1 a 5, ne terremo conto per scrivere i prossimi articoli.

Voto attuale: