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Fare sistema per una scuola di qualità
Fare sistema per una scuola di qualità

Fare sistema per una scuola di qualità

| Marta Mieli, Carlo Volpe | la voce della comunità
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Connessioni a banda ultralarga e collaborazionI tra scuole, università, ricerca ed enti locali. Così si innova la didattica in Friuli Venezia Giulia

Unire le poche risorse che ci sono a disposizione per creare un modello virtuoso che porti beneficio a tutti gli attori in campo. Sembra questa la sintesi di ciò che sta accadendo a Udine e Trieste, dove diversi istituti scolastici, con l’arrivo della rete a banda ultralarga, stanno cambiando totalmente il modo di fare insegnamento, orientamento e di vivere il proprio territorio.

La realtà di tre licei triestini e istituti udinesi è il frutto di un’ampia collaborazione che ha visto come principali protagonisti GARR e le Università di Udine e Trieste. La disponibilità di un collegamento superveloce e stabile è stato il presupposto per coinvolgere gli altri enti di ricerca presenti sul territorio e attirare l’interesse delle amministrazioni locali che hanno finanziato progetti significativi e di grande impatto come Flash Forward, che è dedicato all’orientamento scolastico verso le lauree scientifiche e che ha coinvolto centinaia di studenti e ricercatori.

Il progetto, ideato dall’Università di Trieste, ha avuto un successo tale da essere esteso successivamente anche al territorio udinese, con il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Udine e della SISSA. Per saperne di più, abbiamo intervistato i principali protagonisti coinvolti nell’iniziativa in modo da raccontare l’esperienza sia dal punto di vista degli Atenei che delle scuole.

Giorgio Giorgetti Giorgio Giorgetti
Università degli Studi di Trieste
Infrastrutture e Servizi Informativi Responsabile tecnico di LightNet
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Dott. Giorgetti, com'è nata la collaborazione tra università e scuole?

Università e scuole sono da sempre in contatto, non solo perché dalla scuola provengono i futuri studenti dell’Ateneo, ma anche perché ci sono continui scambi di esperienze e iniziative. La collaborazione intrapresa in questi anni è stata ampia ed ha coinvolto l’Università e gli enti di ricerca della Provincia portando a realizzare LightNet, la rete metropolitana di Trieste, che è divenuto uno strumento tecnologico indispensabile per la cooperazione in quest’area. Quando nel 2012 il GARR ha raccolto la sfida dell’ex ministro dell’istruzione Profumo, Trieste si è candidata per connettere i tre licei scientifici della città al punto di presenza della rete GARR e si è passati così dall’immaginazione all’azione: una convergenza tra GARR, LightNet, l’Università e le scuole, dove ciascun soggetto ha portato il suo contributo nel rispettivo ambito di competenza. Flash Forward è un esempio di come un accesso in rete ad alta capacità possa diventare la “piattaforma” abilitante per accedere ad altre opportunità di finanziamento, in questo caso da parte della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal punto di vista tecnico, abbiamo studiato un’architettura di trasporto che prevede la realizzazione di una rete locale virtuale dedicata per ciascuna scuola collegata al punto di presenza della rete GARR presso l’università. La connettività è stata possibile grazie alla presenza della MAN LightNet. Il collegamento fisico fra le scuole e la MAN è stato ottenuto attraverso l’uso di ponti radio, con l’obiettivo di fornire un accesso provvisorio in tempi brevi e nell’auspicio di poter collegare le scuole stabilmente in fibra ottica.

L'esperienza delle scuole collegate a GARR può essere estesa ad altri istituti, avete avuto altre richieste?

Sì, ci sono richieste, più di un istituto ci ha contattato per chiederci come fare per accedere a GARR. Si potrebbero collegare altri istituti senza un elevato carico gestionale, tuttavia, dalla nostra esperienza è risultato evidente che l’anello debole della catena risiede nella rete locale delle scuole, che deve essere riconfigurata per poter utilizzare pienamente il nuovo accesso alla rete, ma spesso mancano le figure professionali per seguire questo processo. L’adesione della scuola ad una rete come GARR porta con sé un valore aggiunto notevole, perché consente di poter attingere alle competenze che esistono all’interno di questa comunità. Tuttavia, ciò non basta perché la gestione della rete in un istituto scolastico dovrebbe essere strutturale e continuativa.

Claudio Castellano Claudio Castellano
Università degli Studi di Udine
Responsabile ufficio reti e sistemi Area Servizi Informatici e Multimediali
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Dott. Castellano, può raccontarci l’esperienza delle scuole di Udine, quali sono stati i maggiori benefici?

Ad Udine, l’avventura è iniziata nel 2012 con il progetto di sperimentazione del GARR che ha portato il collegamento in ponte radio dell’ISIS Malignani ad una delle nostre sedi universitarie. Successivamente la connettività è stata estesa anche al Liceo Marinelli e all’Istituto Zanon con un collegamento in fibra ottica finanziato dalla Provincia di Udine. Le scuole hanno tratto un enorme beneficio da questo tipo di collegamento, che essendo simmetrico permette di offrire anche servizi in rete: Flash Forward ne rappresenta un esempio concreto visto che è stato usato il sistema di videoconferenza GARR Vconf. Un vantaggio immediato, ad esempio, è che i ragazzi non devono trasferirsi dalle sedi delle scuole per effettuare gli incontri con i ricercatori. In particolare, alcuni tipi di laboratori sono anche difficilmente visitabili da gruppi di studenti.

Lucia Negrisin Lucia Negrisin
Liceo Scientifico Galilei, Trieste
Dirigente scolastico
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Prof.ssa Negrisin, com’è cambiato il vostro liceo con la connessione a GARR?

La nostra scuola vive in un contesto in cui la ricerca è una realtà concreta, tutta la didattica è orientata sulla relazione con l’università e i centri di ricerca, il territorio è da sempre utilizzato come estensione dell’aula. Grazie a queste attività e ad un “vivace” corpo docenti, quando si è presentata l’opportunità del collegamento a GARR l’abbiamo subito colta. Tra le varie iniziative nate in seguito, Flash Forward è una di quelle che ha riscosso il maggior successo. Tra i ricercatori e gli studenti c’è un’interazione fortissima e questo può essere possibile solo grazie al fatto che immagini e audio passano attraverso la rete GARR: è come parlarsi dalla finestra! La spinta all’informatizzazione degli ambienti di apprendimento è ormai presente nelle scuole, la maggior parte delle volte però non esiste un’infrastruttura di rete adeguata per l’uso contemporaneo di molti dispositivi. Noi con la banda ultralarga abbiamo risolto questo problema. Nella nostra scuola avevamo una situazione di partenza buona con un sufficiente cablaggio degli spazi, tuttavia, lo scenario si è radicalmente modificato: fino a pochi anni fa c’era la tendenza a sviluppare più laboratori, facendo arrivare il collegamento solo alle aule speciali. Oggi, è tutto molto più pervasivo ed è necessario accedere al web da qualsiasi parte dell’edificio. Per questo GARR è vista come un’opportunità di sviluppo.

Quali sono i progetti per il futuro?

Stiamo varando un piano di acquisti di scrivanie elettroniche utili per brevi meeting, lezioni interattive o collegamenti con altre scuole. Un altro importante progetto che stiamo sviluppando è dedicato all’editoria digitale, in cui GARR risulta essere ancora una volta decisivo perché per lo scambio tra docenti di scuole lontane si usa la videoconferenza. Facciamo inoltre parte di due progetti nazionali che utilizzano una piattaforma gestita dal Politecnico di Torino per lo scambio di contenuti, dedicata al problem solving.

È stato subito percepito il valore aggiunto di una connessione veloce e stabile dai docenti e dagli studenti?

Direi di sì. Il collegamento ci ha consentito di andare oltre un ritardo del sistema. Abbiamo confronti molto frequenti con scuole della Slovenia e dell’Austria e GARR ci ha permesso di creare un ambiente di apprendimento che possa stare alla pari con i nostri vicini geografici e di poterci confrontare col resto d’Europa. L’idea è di realizzare dei modelli esportabili in sinergia con università e centri di ricerca anche per quanto riguarda l’acquisizione di infrastrutture. GARR è stato il primo passo verso la realizzazione di un progetto pluriennale che vorrebbe definire una comunità di apprendimento che metta in relazione docenti, studenti e famiglie.

Ester Iannis Ester Iannis
ISIS Malignani, Udine
Ex Dirigente scolastico Direttore Fondazione MITS Malignani
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Prof.ssa Iannis, lei è stata per anni il Dirigente Scolastico dell’Istituto Malignani. Come è cambiata la qualità dell’insegnamento con il collegamento della scuola a GARR?

Aver potuto effettuare un investimento sulla rete con le nostre disponibilità economiche è stato determinante. Successivamente, attraverso una convenzione con la Provincia, abbiamo fatto in modo che altre due scuole si collegassero la rete GARR, quindi oggi il servizio coinvolge circa 6000 studenti e questo per noi rappresenta un valore aggiunto fondamentale. Ritengo personalmente che sia importante avere una scuola di qualità ma ancora di più lo è avere un sistema di qualità poiché attraverso la collaborazione tra le scuole tutti possono trarne giovamento. Il nostro è un modello vincente e replicabile in altre situazioni: il Malignani ha delle competenze tecniche altissime rispetto agli altri istituti ma senza il supporto dell’Università non saremmo stati in grado di risolvere alcuni problemi pratici di gestione di una rete di questo tipo.

Come è stato accolto il progetto Flash Forward nella sua scuola? E quali progetti per il futuro?

Flash Forward è un’esperienza interessantissima perché coniuga l’innovazione tecnologica con gli aspetti centrali dell’orientamento scolastico per renderlo significativo ed efficace, consentendo un’ottimizzazione di tempi e costi. Non c’è solo questo in cantiere: è in fase iniziale un progetto di editoria digitale che coinvolge anche il Liceo Galilei di Trieste con la finalità di mettere in campo competenze di diverse scuole per costruire e validare materiali già presenti in rete, e aprirsi verso nuovi saperi tecnologici. È importante aiutare gli studenti a capire come riconoscere i contenuti di qualità tra i moltissimi già esistenti.

Per maggiori informazioni:
www.galileitrieste.it
www.malignani.ud.it
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